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L’urlo di gioia all’ultimo secondo ed ecco i tre punti che ti permettono di accorciare sulla capolista Mura Angeli, tornando a distanza di aggancio: tutto questo è il gol in pieno recupero di Davide Franchin, capitano del San Desiderio che ieri sera, nel recupero di campionato contro il Mele, si è improvvisato attaccante firmando il definitivo 3-2.

Davide, ieri grande serata da protagonista ma non solo nel ruolo di difensore, visto che sei stato determinante nel ruolo inedito di attaccante e di risolutore, rimediando al gol del pareggio di Carnovale del Mele che sarebbe valso il 2-2, segnando il gol pesantissimo del 2-3 nei minuti di recupero da vero capitano. Raccontaci com’è andata…
«Sì, era il 93′: calcio d’ angolo a nostro favore, mi inserisco e anticipo tutti mettendo la palla sul secondo palo. Un gol davvero importante».

Sullo 0-2 avete avuto un calo di tensione oppure sono stati bravi quelli del Mele a rientrare in partita? «No, direi un calo di tensione. Sicuramente abbiamo fatto prender loro coraggio e sono stati bravi a rientrare in partita sfruttando due rimesse laterali e il gioco aereo di Carnovale a cui faccio un grande in bocca al lupo per il suo rientro a pieno regime dopo l’infortunio al ginocchio».

Con il Mura che non perde un colpo, siete obbligati a fare sempre risultato pieno. Quanto incide questo obbligo psicologicamente sulla squadra? «Psicologicamente, doverli rincorrere è un po’ più faticoso dal punto di vista  mentale. Ma credo che noi dobbiamo pensare solo partita per partita».

Avete incontrato il Mura la settimana scorsa ed è uscito uno 0-0. Si poteva fare qualcosa di più? «In quella partita contro il Mura, abbiamo avuto molte occasioni che non siamo riusciti a sfruttare al meglio. Bravi poi loro a rimanere quadrati e uniti. Credo che queste caratteristiche siano proprio la loro forza».

Come finirà questa lotta a due? Ai tifosi del SanDe avete promesso la promozione? «Come capitano, in primis, li voglio ringraziare perché anche ieri sera, in una partita di recupero, infrasettimanale e a un orario proibitivo, erano presenti in tanti a Mele, che credo sia la trasferta più distante in assoluto, con qualcosa come 40 km di saliscendi.
Dopo la retrocessione dell’anno scorso e visto il loro attaccamento alla maglia e alla squadra, l’unica cosa che abbiamo promesso loro è che ce la metteremo tutta per risalire e portarli dove più meritano !!!».