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ARENZANO: NELLO SUSINO Nuovo allenatore JUNIORES

L’ARENZANO sta procedendo come un treno per centrare tutti gli obiettivi che lo staff si è preposto.
Notizia odierna è quella di aver chiuso l’accordo con NELLO SUSINO per allenare la formazione JUNIORES nel campionato 2018/2019.
All’ex allenatore della Genova Calcio abbiamo chiesto

Come mai questa scelta?
“Alla GENOVA CALCIO stavo benissimo, ero soddisfatto di quello che con i ragazzi avevamo costruito: a sprazzi abbiamo giocato un grande calcio. Nel corso dell’annoi abbiamo trovato una mentalità vincente, il credo di non buttare mai via la palla, la voglia di provare a giocare sempre, provare sempre a divertirsi, andare a fare sempre gol anche con risultati acquisiti, il concetto di gruppo e di squadra, il rispetto per i compagno e l’avversario. Alla GENOVA CALCIO i miei ragazzi avevano trovato questo equilibrio, ma anche con la società la situazione andava a gonfie vele, c’è tuttora empatia con dirigenti, allenatori e staff. Ti chiederai allora perchè vai via? Il problema erano gli orari di allenamento che non coincidevano con i miei del lavoro e, nonostante la buona volontà di tutti, non siamo riusciti a trovare una soluzione.

Ad ARENZANO cosa hai trovato?
“Innanzi tutto voglio dire che ho trovato un ambiente altrettanto favoloso, come quello che ho lasciato, diversi dirigenti che mi hanno voluto conoscere, la presentazione di ieri sera. Tutto molto bello ed emozionante. Ho visto i ragazzi del 2001 e sono rimasto colpito della qualità che ha questa squadra. Agiovani molto bravi con una filosofia di gioco che è molto simile alla mia, mai buttare via il pallone, provare la giocata, cercare il gol eccetera. Con i ragazzi è importante insegnargli a giocare, il resto verrà in seguito a contatto con il calcio dei grandi questi dell’ARENZANO sanno giocare a calcio.
Comunque se la base di questi ragazzi è ottima il merito va certamente a PAOLO FEROLDI, l’allenatore che mi ha preceduto alla guida di questa squadra e che ha preparato benissimo tutto il gruppo.

Quali saranno gli obiettivi della tua JUNIORES?
“Lavorerò a stretto contatto con MAURIZIO PODESTÀ. E sarò coaudiuvato da ANTONELLO MUIA (Nella foto sotto)

che da due anni è con me, l’obiettivo sarà quello di creare un gruppo di ragazzi che siano pronti per giocare con la prima squadra o che addirittura possano spiccare il volo per campionati ancora più nobili.
Penso che il mio compito sia quello di portare ad un livello di eccellenza il giocatore già bravo di suo e di riuscire a elevare la qualità di quello meno bravo per portarlo a quello del resto della squadra.”

Tu sei nel settore giovanile da diverso tempo sei stato un ottimo giocatore. Come mai in Italia c’è sempre meno talento rispetto al passato?
“Partiamo dal presupposto che la maggior parte dei ragazzi di oggi gioca poco rispetto al passato. Quando ero ragazzino io, si finiva di andare a scuola e si scendeva in piazzetta per giocare a calcio. Adesso invece le ore che un ragazzo può giocare a pallone in una settimana sono le stesse di quelle che la mia generazione giocava in una giornata.
Non tutte le scuole calcio hanno allenatori preparati o con il patentino, e ci si ritrova ad allenare ragazzi che a 16 anni non sono neppure capaci a stoppare un pallone. Spesso accade che se un allenatore ha un ragazzo che cerca il colpo di tacco tenta il dribbling sull’avversario, prova il tiro dalla distanza lo giocata fantasiosa reprima queste doti senza pensare che il calcio è fantasia. Se noi guardiamo i nostri ragazzi la maggior parte di loro non ha la tentazione di provare a creare superiorità numerica scartando l’avversario non tenta il passaggio filtrante ecc., ma cerca sempre la giocata semplice scolastica cosi si deresponsabilizza. Tutte queste componenti hanno fatto si che il talento scomparisse o venisse represso in quelli che lo avevano naturalmente.

Così parlò Nello Susino, una delle icone del calcio dilettantistico