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Dopo la bella vittoria nel derby contro la Sestrese, la Genova Calcio prosegue la propria marcia nei quartieri nobili della classifica e si conferma come una delle possibili candidate per un posto al sole. Certo, il campionato è ancora lungo ma la squadra di Beppe Maisano non sembra intenzionata a mollare la presa sulle avversarie.

«Quella di domenica contro la Sestrese – ci racconta lo stesso Maisano – è stata una partita davvero molto bella, contro un avversario che di certo non merita la classifica che ha in questo momento. Per i valori tecnici che ha espresso in campo, credo che potrebbe senza alcun problema inserirsi a ridosso della prima fascia».

La sua Genova Calcio si sta confermando al terzo posto: era questo che si aspettava dalla sua squadra a inizio campionato? «Noi avevamo detto che avremmo voluto provare a stare nei primi 4/5 posti della classifica e fare un campionato frizzante, in cui giocarcela con tutti. Nonostante la giovane età della rosa a mia disposizione, devo dire che ce la stiamo facendo molto bene. Anche domenica, ad esempio, alla fine avevamo in campo 5 ragazzi fuoriquota. Se invece guardo al cammino fatto sin qui, devo dire che avremmo anche potuto avere qualche punto in più perché forse lo avremmo meritato. Ma anche questo fa parte del gioco e bisogna accettarlo».

Cosa vi manca per fare l’ultimo passo in avanti, quello decisivo? «Una cosa sola, semplicissima: il budget. Basta guardare chi ci sta davanti: l’Albissola è un squadra forte, ben organizzare, con un grande allenatore ma è soprattutto una squadra che ha al suo interno delle possibilità economiche più importanti delle nostre. Noi abbiamo poi fatto delle scelte differenti, investendo sul settore giovanile, sulle strutture e, ultimo ma non ultimo, sul risanamento di alcune situazioni economiche di criticità che ci portavamo dietro dalla fusione delle tre società. Credo che forse solo il Vado abbia le possibilità dell’Albissola, in questo campionato. La questione relativa al budget, poi, diventa importante anche per fare mercato, cosa diventata ormai difficilissima. Rispetto a 10/15 anni fa, quando davanti avevi solo Genoa e Samp, oggi è tutto diverso. Abbiamo le due di Serie A, ma anche 2 squadre in Serie B e 9 in Serie D. Questo rende difficile il pensare di poter competere con realtà di questo calibro per trattenere i giovani migliori e più promettenti. Nonostante questo, però, credo che Albissola, Vado o Genova Calcio potrebbero giocarsi una salvezza tranquilla anche in categoria superiore».

 

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