Questa volta Sergio Imperato e Alberto Mariani non ce l’hanno fatta a convincerlo a rimandare l’addio al calcio: Gigi Marraffa saluta l’Athletic Club e appende gli scarpini al fatidico chiodo. Una decisione, quella che il giocatore affida al proprio profilo Facebook, che non può che dispiacere, visto il valore del calciatore ma soprattutto della persona. Ecco il messaggio apparso sulla sua pagina, nella speranza che non si tratti di un addio ma solo di un arrivederci a presto:
«Questa volta ahimè, la decisione è definitiva e non si torna indietro. Mi costa tanto , perché il calcio in un certo senso è sempre stato la mia vita , e sicuramente lo sarà anche adesso e in futuro, magari in altre vesti, ma non più da giocatore. I motivi che mi hanno portato a questa decisione sono molteplici, dal fatto di voler dedicare più tempo alla mia famiglia e a mio figlio, dagli impegni di lavoro e da altri motivi che i miei compagni, mister e società sanno. Posso solo ringraziare ulteriormente la mia società con tutti i suoi dirigenti con a capo il Presidente Sergio Imperato , persona speciale di quelle che nel calcio non si incontrano facilmente e sicuramente miglior Presidente che abbia potuto incontrare nella mia carriera, e il Mister Alberto Mariani altra persona e mister speciale, che mi hanno concesso quest’anno un privilegio che probabilmente nessun’altra società e Mister avrebbero concesso.
Ringrazio tutti i compagni di squadra che ho incontrato, da quelli con cui ho iniziato a giocare a quelli che a malincuore ho salutato ieri sera, con ognuno di loro abbiamo condiviso vittorie e sconfitte,ci siamo scambiati e riempito un pezzo di vita e con alcuni ha fatto nascere amicizie che vanno oltre il calcio, ringrazio tutti gli avversari con i quali ci siamo dati battaglia, ribattendo colpo su colpo, ringrazio tutti i mister che ho avuto senza far nomi altrimenti sarebbe lunga la lista, tutti nel bene o nel male mi hanno fatto crescere, ringrazio tutte le società per cui ho indossato la maglia e che in tutte le maniere ho cercato di onorare, ed anche tutti gli arbitri (quanto mi duole dirlo 
😂) e assistenti che mi hanno dovuto sopportare.
Non ho rimpianti per quanto fatto nella mia carriera, poteva andare diversamente ma sono felicissimo di quello che ho fatto, ho vissuto tante emozioni, come poter indossare la maglia della Squadra del mio Cuore ovvero la Sampdoria e addirittura arrivare ad avere la maglia col mio nome, a varie avventure fuori da casa come a Tolentino in C, e Sant’Angelo Lodigiano che mi hanno fatto crescere come uomo, le esperienze in D alla Lavagnese , alla Novese e al Vado, il campionato vinto a Santamargherita, l’indimenticabile cavalcata con la Corniglianese e le amicizie ( con quella banda di pazzi) rimaste dopo anni, le esperienze tormentate alla Polis, i due anni bellissimi a Busalla, passando per la stupenda seppur breve esperienza con la Carcarese (gruppo stupendo), fino ad arrivare a questi 4 anni e mezzo all’Athletic, che rimarranno sempre nel mio cuore, con persone fantastiche. Spero di aver lasciato ad ognuno e in ogni posto un bel ricordo, un qualcosa di importante, io ce l’ho messa tutta, sempre, perché alla fine THIS IS FOOTBALL e non dite che è solo un gioco…
⚽️
❤».
