Skip to main content
Proviamo a scoprire qualcosa in più di un volto noto nel panorama del calcio dilettantistico genovese e ligure, il volto di un allenatore che ha sempre fatto del lato umano il vero punto di forza delle sue squadre.
L’ #UomoDelGiorno è Corrado Schiazza: dalla gavetta come tecnico nelle giovanili, alla prima squadra con Molassana e Sestrese, piazze importanti di Eccellenza e Promozione dov’è riuscito a togliersi tante soddisfazioni, sul campo e fuori.

Dicono di Corrado Schiazza: – “Cerca sempre il dialogo: a tutto ciò che fa c’è una spiegazione, una motivazione alle sue scelte. E ne rende partecipe tutto lo spogliatoio. Per lui il gruppo è fondamentale e cerca di far sempre sentire tutti importanti” –.
Telefono in mano, cerco il numero in rubrica. Parte la chiamata: tu… tu… tu… – “Pronto?” – “Pronto Mister, Dilettantissimo. Disturbo? Possiamo fare un’intervista per la nostra nuova rubrica?” – “No no, nessun disturbo. Stavo giocando a Subbuteo!“. Chissà se gli schemi li prepara così… E allora, ecco l’intervista.

Partiamo dal principio. Come è iniziata la tua carriera di allenatore?

La mia carriera è iniziata da… un infortunio. Ho avuto un bruttissimo incidente calcistico, sul campo, era stata persino sospesa la partita: per mia fortuna fui soccorso tempestivamente dall’allenatore avversario e dal medico, il Dottor Gazzolo. Da quel giorno non ho più potuto giocare, così, piano piano, mi hanno coinvolto nell’allenamento e ora… sono l’allenatore della Sestrese.

Autoritario o cooperativo: che tipo di allenatore sei?

Non sono autoritario, mi piace instaurare un rapporto di amicizia con i miei giocatori: molti mi hanno rimproverato questo mio approccio, ma sono sincero: mi ha sempre portato a molte soddisfazioni. E non mi riferisco esclusivamente a risultati positivi e vittorie: certo, il mister con cui riesci a raggiungere traguardi importanti rimane con maggior facilità nel cuore e nei ricordi di un ragazzo; ma con il tempo sono riuscito a instaurare rapporti che sono durati nel corso degli anni, al di là dei risultati sul campo, al di là di tutto.

A proposito di ragazzi… qual’è il tuo giocatore ideale, quello di cui proprio non potresti fare a meno?

A chiunque piacerebbe avere almeno un fuoriclasse in squadra! Ma la verità è che non tutte le squadre possono permetterselo. In tutti questi anni, grazie all’aiuto di Massimo Zamana, ho sempre voluto e cercato giocatori che fossero utili in campo, ma soprattutto umanamente. Ragazzi magari meno noti nel panorama dilettantistico ligure o, per così dire, “fuori dal giro importante”. In questo senso, ricordo con piacere Davide Russo al Molassana (oggi al Vecchio Castagna ndr), e oggi alla Sestrese Agostino Zani: pedine fondamentali in campo, e nello spogliatoio.

Quale momento sportivo consideri l’apice della tua carriera di allenatore?

Non ci crederai mai, ma il momento sportivo che più ho amato e conservo nel cuore è la stagione della retrocessione con il Molassana, dall’Eccellenza alla Promozione (2014/2015). In partenza eravamo una squadra non all’altezza della categoria, ma siamo comunque riusciti, nonostante tutto, a lottare sino alla fine del campionato per non retrocedere, rischiando persino di accedere in extremis alla zona play-out. Avevamo una rosa di giocatori giovanissimi. Lo so, i risultati contano, e capisco che non sia comprensibile che una stagione di questo tipo possa essere considerata l’apice di una carriera. Certe cose possono passare inosservate, o semplicemente essere viste in maniera del tutto differente da un “occhio esterno”.

Il Molassana, infatti, ti aveva riconfermato in panchina per la stagione successiva.

La società aveva compreso il buon lavoro che era stato fatto e mi aveva riconfermato per la stagione successiva, nonostante la retrocessione. E con la stessa squadra poi, due anni dopo, abbiamo vinto con grande orgoglio il campionato di Promozione (2016/2017), riconquistando l’Eccellenza. Una promozione che non dimenticherò mai e che spero di poter ripetere, quest’anno, con la Sestrese.

Quali allenatori ti hanno impressionati, o sono stati in qualche modo persino determinanti e/o influenti per la tua carriera?

Quando allenavo gli Allievi della Sestrese, Luca Monteforte era il tecnico della prima squadra. Mi ha aperto un mondo: ho imparato tantissime cose da lui.
Tra gli avversari, mi ha molto impressionato invece il giovane Luca Calcagno (allenatore del Varazze), per il modo in cui vive il calcio, per come si rapporta con i suoi giocatori e per come fa giocare a calcio la squadra. Stimo molto anche Mario Pisano: nonostante il suo Pietra Ligure quest’anno stesse facendo fatica in Eccellenza, mi ha sempre piacevolmente colpito perché riesce a dare un’identità alle sue squadre.

Eccellenza e Promozione: quali sono le differenze? Cosa determina secondo te il salto di categoria?

Le categorie esistono, dunque certamente c’è una grossa differenza. Se in Promozione qualche passo falso può essere perdonato, in Eccellenza non puoi commettere errori. Senza un organico competitivo, le partite possono essere facilmente compromesse: spesso s’incontrano squadre con individualità importanti, giocatori che in qualsiasi momento possono inventarsi la giocata e risolvere le partite. Quest’anno ad esempio il livello è molto alto, ci sono squadre di grande valore e calciatori davvero determinanti.

Ci troviamo in momento davvero difficile per il nostro Paese. Oltre alla speranza che tutto questo possa finire al più presto per tornare alla normalità, per quanto riguarda il calcio dilettantistico sono state vagliate tante ipotesi e possibili soluzioni per la risoluzione dei campionati non terminati. Cosa ne pensi?

So che è difficile, ma la soluzione migliore secondo me sarebbe quella di cercare di terminare i campionati, con tanto sacrificio e giocando turni infrasettimanali. Ma la mia opinione ha poca importanza, ognuno può dire la sua: sicuramente la Federazione saprà come muoversi. Sarà difficile accontentare tutti. Egoisticamente? Vorrei giocare. Altrimenti, mi sta bene anche far valere la classifica attuale (😉). Scherzi a parte, al di là di ogni possibile soluzione, è successa una catastrofe: la speranza più grande è che tutto questo finisca e che si possa così tornare a incontrarci sul nostro amato rettangolo verde.

A 8 partite dal termine, un campionato che si stava davvero infuocando al vertice: un duello con il Taggia, con il Varazze che ha perso un po’ di terreno. Presumendo che si possa prima o poi ricominciare a giocare, quanto può pesare questo stop forzato? Chi potrebbe favorire, o sfavorire?

Nessuno si è potuto allenare, in questo senso non ci sono né favoriti ne sfavoriti. Poi… in caso di ripresa del campionato, io spero nella freschezza e nella giovane età della mia squadra. C’è tanta voglia di portare la Sestrese in Eccellenza….

E allora, parliamo proprio della tua Sestrese: una squadra di “giovani vecchi” ed “esperti giovani”

Quando sono arrivato alla Sestrese, ho chiesto a Bisio (Alessio) di farmi vedere i documenti: non potevo credere che avesse 44 anni! E’ vero, la Sestrese è un buon mix di esperienza e freschezza: ho molti ragazzi del 2001 che sono titolari, ma non per la regola del fuoriquota. Poi c’è Caramello, ragazzo del ’96 che ha già parecchia esperienza tra Eccellenza e Promozione. Akkari e Anselmo la ciliegina sulla torta… e Rovetta, che abita ad Albenga e non ha mai saltato un allenamento, vero simbolo di questa Sestrese! Dovrei nominarli tutti, ho davvero un grande organico a disposizione.

Ci tenevo a ringraziare il dirigente Antonio D’Acierno, che mi ha sempre aiutato sin dai tempi in cui allenavo gli allievi: e un grosso augurio a Francesco e alla sua famiglia, per il momento difficile che stanno attraversando.

E infine… cosa riserva il futuro di Corrado Schiazza?

La speranza è quella di essere su un campo di Eccellenza o Serie D, magari con la Sestrese. Sestri è una piazza importante e bellissima, chi l’ha allenata o ci ha giocato sicuramente non se la dimentica. Sono fortunato: spero di riuscire a portare i verdestellati almeno in Eccellenza, poi… sognare non costa nulla. Meglio avere forti ambizioni che vivere senza sogni.

schiazza

Le nuove rubriche di Dilettantissimo:
ACCADDE IL: amarcord nell’archivio di Dilettantissimo
ALL STAR GAMES: tutte le convocazioni 
I NUMERI DEL GIRONE: focus di dati e statistiche su ogni categoria
GOL DEL POMERIGGIO: rivediamo insieme un gol al giorno per la pausa caffè
UOMO DEL GIORNO: un’intervista al giorno a un volto noto del calcio dilettantistico ligure.

Seguici sui social! Troverai tanti sondaggi anche sui nostri portali! Siamo su Instagram (@dilettantissimo_official), Facebook (Dilettantissimo) Twitter (@Dilettantissimo), oltre al canale Youtube (Dilettantissimo) dove potrai trovare le puntate di Dilettantissimo, Dilettantissimo EXTRA, Serie B, gli highlights, le interviste e tutti i nostri contenuti multimediali!
Iscriviti al nuovo canale Telegram di Dilettantissimo (@
DilettantissimoTV)!

CLICCA QUI per tornare alla home di DILETTANTISSIMO