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In queste ultime ore, ovviamente, a tenere banco nel mondo del calcio dilettantistico genovese è la sentenza del Giudice Sportivo di Eccellenza, pubblicata ieri sul Comunicato Ufficiale, con la quale è stato rigettato il ricorso presentato dalla Rivarolese dopo la partita dello scorso dicembre contro il Valdivara 5 Terre (clicca qui per leggere l’articolo sulla sentenza). Ricorso rigettato, 1-1 del campo regolarmente omologato ma atti trasmessi alla Procura Federale «al fine della verifica – scrive il Giudice nella sua sentenza – della sussistenza di eventuali profili di illegittimità nel tesseramento dei calciatori in questione, ad oggi non emersi». Ma se da parte levantina la sentenza è stata accolta con soddisfazione, in casa Rivarolese la partita sembra essere tutt’altro che chiusa.

«Ci stiamo già attivando per presentare ricorso in secondo grado – fa sapere il dg della Rivarolese Mario Abbatuccolo – La sentenza però ci ha davvero stupito perché, per appurare se questi tre giocatori avessero giocato o meno al Viareggio, il Giudice Sportivo avrebbe semplicemente potuto chiedere al presidente della società organizzatrice se i documenti da noi presentati, scaricati peraltro dal sito internet ufficiale della manifestazione, fossero veritieri o meno. Basandosi invece sul fatto che i documenti ufficiali erano stati distrutti dopo la fine del torneo, il Giudice Sportivo ha stabilito di non poter appurare se questi ragazzi hanno preso parte o meno alla Viareggio Cup. Ma lo stesso regolamento del torneo, all’articolo 4, stabilisce che possono prendervi parte solo ed esclusivamente giocatori che siano regolarmente tesserati per una Federazione, anche estera. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il Viareggio è un torneo molto importante, che gode anche del patrocinio della Fifa. A questo punto però i casi sono due: o l’organizzazione del torneo “predica bene e razzola male”, come si suol dire, nel senso che scrive una cosa nel proprio regolamento e poi ne fa un’altra, permettendo anche a ragazzi non tesserati di scendere in campo, oppure c’è qualcosa che non torna proprio».

La parola “fine” per questa lunga telenovela sembra quindi essere ancora piuttosto lontana. 

«Noi non ce l’abbiamo col Valdivara, questo voglio che sia chiaro perché siamo fermamente convinti della loro totale buona fede – prosegue Abbatuccolo – Questa sentenza però rischia di creare un precedente pericoloso. Adesso il Valdivara è infatti convinto della regolarità dei tesseramenti di questi tre ragazzi e probabilmente li farà giocare tranquillamente nelle prossime partite ma noi riteniamo che questi non possano giocare perché hanno un tesseramento non valido. Quindi, ogni squadra contro cui giocheranno e che magari non vincerà la partita, potrà fare a sua volta ricorso. Non solo. tra un paio di settimane sfideremo proprio il Valdivara nella finale di Coppa Italia e, nel caso dovessimo uscire sconfitti, presenteremo ricorso anche in quel caso. La Federazione con questa sentenza non fa il bene delle società. Resta nel mezzo, senza decidere davvero e senza prendersi la responsabilità di prendere una decisione ma rimandando tutto alla Procura Federale. Il Giudice Sportivo non può limitarsi a chiedere all’organizzazione del Torneo di Viareggio la trasmissione dei documenti e poi fermarsi alla semplice risposta che questi documenti sono stati distrutti, senza peraltro chiedere, magari in subordine, se i documenti che invece noi abbiamo presentato sono a loro volta veritieri. Sarebbe già bastato questo a dirimere la questione. Davanti alla giustizia sportiva di secondo grado chiederemo l’audizione del presidente della Viareggio Cup, che a quel punto dovrà confermare o smentire che i documenti da noi presentati sono veritieri».

 

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