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Accolto il ricorso di SEDKI AKKARI contro la squalifica di 9 mesi che aveva colpito il capocannoniere del LITTLE CLUB, formazione che milita in Promozione Girone B. Dopo il ricorso presentato dall’ottimo avvocato ANNA CERBARA (nella foto sotto a destra)

il giocatore è stato riabilitato e la squalifica è stata annullata.

IL FATTO: nello scorso campionato AKKARI militava in prima CATEGORIA Girone C nelle fila del VIA DELL’ACCIAIO. Al termine della gara disputatasi contro il San Gottardo il giocatore, negli spogliatoi a partita ampiamente terminata, fu accusato di un presunto caso di episodio di violenza nei confronti di un giocatore avversario.
In realtà l’arbitro non vide nulla e lo stesso giocatore colpito, sentito dall’ufficio indagini, disse che nel parapiglia non poteva essere sicuro su chi l’avesse colpito realmente. Davanti alla Commissione Disciplinare non ci fu mai un contraddittorio perché la procura federale sbaglió anche  l’indirizzo a cui mandare le raccomandate di convocazione e AKKARI fu così giudicato in contumacia. La stessa procura federale non rispettó i tempi necessari per determinare la squalifica andando ampiamente oltre i termini per definire  la sentenza dopo il deferimento. (150 giorni anziché i 90 previsti).

Il LITTLE CLUB, che in estate aveva deciso di accordarsi con il giocatore, aveva ritenuto ingiusto il provvedimento che andava a colpire una società estranea alla vicenda. Inoltre i rossoblù sostenevano che la sentenza doveva essere decretata con tempi e modalità diverse e per valere le loro ragioni si sono affidati alla competentissima ANNA CERBARA, avvocato specializzato in diritto sportivo, che ha avviato subito le pratiche del reclamo contro la decisione stabilita dalla procura federale. Oggi il reclamo è stato accolto e già dalla prossima giornata il giocatore tornerà a disposizione di mister DI SOMMA.

Il LITTLE CLUB è felice di aver risolto positivamente la questione, ma a questo punto si domanda, a ragione, chi lo indennizzerà del danno tecnico (5 partite senza il suo capocannoniere) e di quello economico “abbiamo dovuto mandare un avvocato a Roma, al quale dobbiamo pagare la parcella oltre a dover tornare sul mercato per tesserare un altro attaccante (Rosario Granvillano)”

Di sicuro un disguido piuttosto costoso per la società che per tutelarsi si è dovuta affidare a una professionista di livello come ANNA CERBARA, alla quale fa i complimenti per la competenza dimostrata anche in questa occasione.