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E’ il primo giocatore della Cdm Genova che, dalla Juniores, è salito ufficialmente a far parte del rooster della prima squadra. Matteo Piccarreta però questo “privilegio” se l’è conquistato non solo a suon di ottime prestazioni con l’Under19 ma soprattutto a suon di sacrifici ed allenamenti al top, proprio sotto gli occhi di Michele Lombardo. Ora, per lui, si spalancano le porte di un campionato difficile e competitivo come la Serie A2 grazie al recente rinnovo del contratto con i colori biancoblù.

«Ho davvero una voglia matta di far bene – ci confida Matteo – e di dimostrare che posso andare ancora avanti, che merito questa grande possibilità che la società mi sta dando. Spero di poter giocare sempre di più, anche cominciando da uno o due minuti a partita, così da accelerare sempre di più i tempi della mia crescita. Il mio arrivo in prima squadra credo sia però che sia soprattutto la dimostrazione dell’ottimo lavoro che tutta la società sta facendo sui giovani e spero davvero di poter essere solo il primo di una lunga serie».

Tu hai iniziato questa avventura nel calcio a 5 solo pochi anni fa ma hai già fatto passi da gigante. Quali sono gli ingredienti di questa tua crescita? «Penso di essere cresciuto davvero molto da quando sono arrivato nel mondo calcio a 5 – prosegue “Picca”, come lo chiamano tutti nello spogliatoio –  Prima giocavo nel calcio a 11 in un campionato provinciale, ero abituato a restare in Liguria e devo dire che i primi anni qui alla Cdm mi son stati molto di aiuto. Devo ringraziare prima di tutto mister Alessio Guaramonti che mi ha un po’ insegnato i movimenti base del futsal, a cui poi quest’anno ho aggiunto altri movimenti più specifici grazie all’insegnamento di mister Lombardo. Questo mi ha permesso di scendere in campo in un campionato come la Serie B che mi ha aiutato a crescere sia a livello d’esperienza che a livello di crescita personale. I passi in avanti che ho fatto, comunque, sono stati possibili anche grazie ai miei compagni della prima squadra, a cui devo tanto perché mi hanno aiutato a crescere e mi hanno subito preso un po’ come un fratello minore».

Un’annata in straordinario crescendo la tua, culminata con l’esordio nei playoff condito anche dal primo gol con la maglia della prima squadra: ci vuoi raccontare cosa hai pensato in quel momento? «In quei pochi istanti – racconta – ho visto che potevamo riuscire ad andare fino in fondo, allora ho seguito la discesa di Mannone sull’altra fascia e mi sono detto “Devo andare, devo correre, devo esserci sul secondo palo”. Alla fine, ho fatto di tutto per arrivarci, ci sono andato, facendomi trovare pronto sull’assist perfetto del mio compagno. E’ stata davvero una bell’azione ma soprattutto una grande emozione per me, specialmente perché ho ricevuto l’applauso di tutto il palazzetto e i complimenti di tutti i miei compagni che sono venuti ad abbracciarmi».

Un traguardo, questo gol ma non solo quello, che testimonia meglio di tante parole il grande lavoro che lo staff tecnico e dirigenziale della Cdm Genova sta portando avanti ormai da tempo per allestire un settore giovanile che possa essere davvero un bacino in cui pescare per la prima squadra. Un progetto possibile però solo alzando la qualità dei propri giovani, per renderli davvero competitivi in campionati di alto livello come quelli di Serie B o, ancor di più, di A2.