Sono bastati meno di tre giorni al Baiardo per scrollarsi di dosso le tossine di quel 3-1 rimediato domenica in casa del Golfo Paradiso. Ieri sera infatti è arrivata la vittoria nel recupero di campionato contro il Colli Ortonovo, vittoria preziosa perché ha riportato la squadra di Guido Poggi in testa alla classifica, scavalcando nuovamente l’Athletic Club.
«Era importante far bene – commenta lo stesso Guido Poggi – ma non era per nulla facile né scontato. Domenica contro il Golfo siamo usciti dal campo con due espulsi, mio figlio Gianluca e Boschini, e con due ragazzi costretti ad andare in ospedale, Simonetta e Bianchino, con quest’ultimo che purtroppo ne avrà per tre mesi. Ieri sera poi mancavano anche Mossetti per motivi di lavoro e Orecchia fermato dall’influenza. Alla fine, siamo scesi in campo con 6 giocatori assenti rispetto alla gara di domenica. Ma questo gruppo ha dimostrato tutto il suo valore e il suo attaccamento alla maglia. In particolare, vorrei dire grazie a Gasti e Lombardo che, nonostante siano in un momento particolare in cui devono concentrarsi sullo studio, hanno capito l’emergenza della squadra e, con grande spirito di sacrificio e grande attaccamento alla squadra e ai compagni, sono venuti a darci una mano e ieri hanno anche disputato una grande partita».
«Se domenica è andato tutto storto – spiega Poggi – ieri sera invece è andato tutto alla perfezione o quasi, permettendoci addirittura di chiudere la partita con 8 fuoriquota in campo e Angotti, Merialdo e Lombardo a fare da “vecchi”, loro che sono due ’96 e un ’90. Abbiamo giocato molto bene fino al gol dell’1-0, meritando il vantaggio. Poi siamo calati un po’, esponendo il fianco alla loro reazione. Prima dell’intervallo l’Ortonovo ha colto una traversa e, forse, avrebbe meritato anche il pareggio ma siamo stati bravi stringere i denti. Nella ripresa, il nostro raddoppio ha chiuso praticamente i conti e poi sono arrivati anche il 3-0 e il 4-0. Tre punti importanti, che ci permettono di tornare in testa alla classifica ma che soprattutto dimostrano che la sconfitta contro il Golfo non ha lasciato strascichi, nonostante le tante assenze. Era questo il rischio maggiore».
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