In casa Cdm Genova, dopo il ko e la conseguente eliminazione dalla Final Eight di Coppa Italia per mano del Petrarca Padova, c’è ovviamente delusione per un sogno finito anzitempo ma anche l’orgoglio e la consapevolezza di aver meritato i complimenti e gli applausi di tutto il Palagozzano. Nella gara di ieri sera, i ragazzi di mister Lombardo hanno tenuto il fiato sul collo ad un avversario di ben altra categoria, composto di giocatori che nella loro carriera hanno vinto tutto quello che c’era da vincere, vestendo più e più volte le maglie delle rispettive nazionali anche in competizioni di livello internazionale.
I padroni di casa, già favoritissimi nei pronostici, piazzano subito un primo strappo di 2-0 nei primi minuti di gioco. La sblocca Maina e poi Terenzi raddoppia per la squadra di mister Giampaolo. I genovesi però hanno il grande merito di saper reagire da grande squadra, arrivando a mettere paura a Foglia e compagni. Prima dimezzando lo svantaggio con un missile di Simone Foti sotto la traversa e poi andando vicinissimi al gol del clamoroso pareggio con Mazzariol, ben innescato da Offidani in contropiede. Il numero 13 brasiliano però apre troppo il compasso e la palla dà solo l’illusione beffarda del gol e si spegne sul fondo. La gara è in equilibrio ed anzi è proprio il Petrarca a soffrire la mobilità dei giocatori biancoblù. Foglia però si inventa il gol del 3-1 e, poco dopo, Solano si vede deviare in angolo una punizione velenosissima, ben indirizzata verso l’incrocio. Lo stesso spagnolo poi non capitalizza un tiro libero, sparando a lato e si va quindi al riposo con Petrarca avanti +2 sulla Cdm.
Nella ripresa, i ragazzi di mister Lombardo partono decisi a non mollare nemmeno un centimetro, presi per mano da un immenso capitan De Jesus che alla fine, insieme a Seba Ricchini, stramerita la palma di migliore in campo. Il Petrarca appare ancora più sorpreso e, fino a 5′ dal termine, il punteggio con cambia più, con la partita che resta apertissima. Purtroppo per la Cdm, Offidani rimedia il secondo giallo e viene espulso, lasciando così la squadra in inferiorità numerica a pochi minuti dalla fine. Il Petrarca non si fa sfuggire quest’occasione e piazza subito il colpo del possibile ko con Ortega, che segna il 4-1. A due minuti dalla fine e col portiere di movimento la Cdm prova a rifarsi sotto grazie al gol di Sebastiano Ricchini ma purtroppo è ormai troppo tardi. Il forcing finale costa ai genovesi qualche fallo di troppo e così, prima Maina esalta i riflessi di Pozzo fallendo il tiro libero del 5-2, poi è Cleber a chiudere i conti, sempre su tiro libero. Finisce con il Petrarca a festeggiare con i propri tifosi e i ragazzi della Cdm delusi da un risultato sicuramente troppo pesante.
«Da parte della mia squadra – commenta mister Lombardo – ho visto una buonissima prestazione. Contro una squadra come il Petrarca il rischio di prendere un’imbarcata è dietro l’angolo e invece noi siamo stati dentro la partita fino a 3-4 minuti dalla fine. Siamo partiti un po’ troppo contratti nei primi cinque minuti con loro invece molto sciolti e lì si è vista la differenza fra una squadra composta di giocatori abituati a questo tipo di competizioni e una squadra come la nostra nella quale qualcuno era alla sua prima Final Eight. Poi pian piano ci siamo sciolti anche noi e abbiamo fatto la nostra partita. Dispiace perché abbiamo avuto alcune occasioni all’inizio ma sono contento perché non posso davvero recriminare nulla ai miei ragazzi. Forse, ci voleva solo un po’ più di coraggio ma va bene così e noi siamo contenti così».
Adesso, dopo aver smaltito un po’ di delusione, i ragazzi della Cdm torneranno ad allenarsi dopo Pasqua, per preparare al meglio questo importante finale di campionato e poi i conseguenti playoff. Il sogno della promozione in A2 è ancora alla portata della squadra genovese che, presto, ritroverà anche Andrea Ortisi, al rientro dopo l’infortunio al gomito subito a inizio marzo. Proprio oggi il giocatore ex-Augusta era atteso in ospedale per rimuovere il gesso e, nei prossimi giorni, inizierà la necessaria riabilitazione prima del rientro in campo. Un’arma in più all’arco di mister Lombardo.
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