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E’ di pochi giorni fa la sentenza della Corte d’Appello Federale sulla querelle riguardante i tre giocatori di nazionalità nigeriana in forze al Valdivara 5 Terre, questione che ha più volte ridisegnato la classifica del campionato d’Eccellenza ligure nella scorsa stagione e che, a tutti gli effetti, potrebbe non aver ancora scritto il suo ultimo capitolo.

Oggi, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dalla società Rivarolese:

«La Corte Federale di Appello F.I.G.C., in data 21 giugno 2018, ha emanato un provvedimento che è sicuramente da rispettare in quanto proveniente da un organo di giustizia sportiva, ma che lascia alquanto perplessi in ordine allo stato attuale dei doverosi controlli sui calciatori stranieri che entrano a far parte del mondo del calcio dilettantistico.

Pur nell’attesa delle motivazioni che hanno portato a tale pronuncia, è obbligatorio rilevare sin d’ora che in buona sostanza la pronuncia abbia di fatto delegittimato e disconosciuto l’operato dell’organizzazione del “Torneo di Viareggio”, manifestazione, si legge nel proprio Regolamento, organizzata dalla A.S.D. Sporting Club Giovani Calciatori di Viareggio “con la collaborazione della F.I.G.C., con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero del Turismo e Spettacolo, della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, del Comune di Viareggio, della Fondazione Carnevale” e patrocinata da C.O.N.I. e F.I.F.A..

Secondo il Regolamento del Torneo di Viareggio (Art. 4), infatti,: “I giocatori […] delle squadre straniere dovranno essere regolarmente tesserati alle corrispondenti federazioni. […] Per i giocatori stranieri dovrà essere esibita all’arbitro la tessera rilasciata dalla rispettiva federazione per la stagione sportiva in corso o una dichiarazione della rispettiva federazione, dalla quale risulti la posizione di tesseramento dei giocatori stessi per la stagione sportiva in corso. Tali documenti dovranno essere accompagnati da un documento di identità personale dei giocatori partecipanti alla gara”.

Orbene, oggi la C.F.A. dichiara che i calciatori IROANYA CHUKWUEMEKA EMMANUEL, EJALONIBU ABIOLA BANKOLE ed OLONISAKIN TAIWO HAMID, che pure hanno partecipato non già ad una, ma a ben due edizioni di quella che è considerata la più importante manifestazione calcistica giovanile a livello nazionale, in realtà non sono mai stati tesserati per la propria Federazione di appartenenza.

Ma allora perché l’organizzazione del Torneo di Viareggio ha accettato che i suddetti calciatori potessero partecipare? Perché la Commissione demandata alle verifiche tecniche e disciplinari (formata, ai sensi dell’art. 9 del Regolamento, da “Il Presidente del Comitato Regionale Toscana F.I.G.C. L.N.D. che può eventualmente incaricare in sua vece il Consigliere della Delegazione Provinciale competente per territorio; – Il Rappresentante dell’ A.I.A.; – Il Giudice Sportivo Territoriale o suo Sostituto del Comitato Regionale Toscana F.I.G.C.-L.N.D.”) non hanno rilevato nessuna anomalia?

La contraddizione è evidentissima, tanto che sui fatti sopra riportati la Procura Federale ha indagato e richiesto il giudizio disciplinare nei confronti di tutti i soggetti interessati.

È questo, insomma, un giudizio inaspettato quanto dirompente in ordine alle possibili conseguenze per molti addetti ai lavori, che lascia increduli anche per i possibili scenari che si apriranno per tutti gli interessati.

In tutto questo, la U.S.D. RIVAROLESE 1919 intende rivolgersi attraverso i propri professionisti, che ringrazia nuovamente per il lavoro svolto in questo periodo, presso le sedi di giustizia sportiva meglio ritenute affinché sia fatta piena luce su una situazione potenzialmente pericolosa che potrebbe incidere negativamente sull’intero movimento calcistico, dilettantistico e non, e, soprattutto, sul principio dell’affidamento che tesserati, affiliati, tifosi ed appassionati ripongono sul controllo e rispetto della normativa federale che deve garantire il corretto svolgimento di tutte le manifestazioni sportive svolte sotto l’egida della F.I.G.C., nei confronti della quale permane massima fiducia.

U.S.D RIVAROLESE 1919»

Insomma, la battaglia legale a suon di carte bollate e ricorsi potrebbe andare avanti ancora a lungo.

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