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Abbiamo fatto questa domanda a tutti gli allenatori di ECCELLENZA e PROMOZIONE:

La crisi porta via ogni anno diverse squadre fra cessazione di attività e fusioni. Per arginare il problema sarà necessario, con il tempo, riformare i campionati.

cosa ne pensi?

Quale opzione sceglieresti e perché ?

Ne hai una quinta opzione tua?

*Opzione A*
1 girone di ECCELLENZA a 16 squadre
2 gironi di PROMOZIONE a 16 squadre
4 Gironi di 1ª CATEGORIA 2 a 16 e 2 a 14 squadre
6 Gironi di 2ª Categoria a 14 squadre
3ª Categoria da definire

*OPZIONE B*
1 girone di ECCELLENZA a 16 squadre
2 gironi di PROMOZIONE a 16 squadre
4 Gironi di 1ª CATEGORIA a 14 squadre
6 Gironi di 2ª Categoria a 14 squadre
3ª Categoria da definire

*OPZIONE C*
1 girone di ECCELLENZA a 16 squadre
1 girone di PROMOZIONE a 16 squadre
4 Gironi di 1ª CATEGORIA a 16 squadre
6 Gironi di 2ª Categoria a 16 squadre
3ª Categoria da definire

*OPZIONE D*
1 girone di ECCELLENZA a 18 squadre
1 girone di PROMOZIONE a 18 squadre
3 Gironi di 1ª CATEGORIA a 18 squadre
6 Gironi di 2ª Categoria a 16 squadre
3ª Categoria da definire

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Queste le risposte degli allenatori che si sono resi disponibili:

BEPPE MAISANO CAIRESE: Sceglierei l’opzione B in quanto permette alle squadre di 2ª e 3ª Categoria  di avere meno costi. Cosa ne penso? Penso che ci dovrebbe essere una divisione chiare e precisa tra chi fa una politica di settore giovanile e chi invece gestisce solo una squadra, poi dovrebbe essere valutata in maniera diversa l’assegnazione degli spazi campo e impianti completi in base a vere e controllate progettazioni educative e sportive e politiche dei prezzi che tengano conto della crisi attuale. Maggiore trasparenza dei bilanci , bilanci sociali obbligatori che evidenzino in maniera chiara quale è la ricaduta sul territorio del lavoro svolto da parte della società. La federazione dovrebbe controllare quasi come un certificatore i bilanci delle società e non iscrivere chi ha pendenze con fornitori, con atleti e con la stessa federazione. Ora tutti mi diranno e allora in quanti rimangono? Rispondo è da questi virtuosi che si rilancia lo sport gli altri servono solo a fare girare situazioni molto strane e poco legali e a far sparire in poco tempo realtà per qualche anno vincenti e poi che fanno botto trascinandosi le illusioni di tifosi ,atleti e tecnici . Bisogna in poche parole aver coraggio di ripristinare la legalità. Inoltre ridefinirei con attenzione il rapporto con gli enti di promozione sportiva per i campionati amatoriali.

MATTEO SOLARI ALBENGA: L’opzione B sia la piu realizzabile.
COSA NE PENSO?
l’ECCELLENZA dovrà rimanere a girone unico , così come credo che i 2 giorni di PROMOZIONE non possano essere toccati per non diventare troppo gravosi a livello economico sulle società.
bisogna gestire al meglio la prima e seconda categoria, cercando di evitare che diventino troppo onerose. In fondo dalla prima in giù si fa dilettantismo puro e la salvaguardia di ogni realtà è importante e l’unico modo credo sia quello di non sottoporle a trasferte sempre più costose e lontane.
Le iscrizioni ai campionati costano parecchio e qualcuna non ce la fa.

GIANNI BALDI BAIARDO: Per me l’Opzione A è quella che va bene. Cosa ne penso? È chiaro che le spese aumentano viaggiando da levante a ponente (Eccellenza) mentre spostandosi solo in una riviera (promozione, 1ª, 2ª Categoria ecc) le spese sono piu contenute. Quindi lascerei cosi come nella opzione A. Purtroppo in liguria ci sono tante squadre e pochi campi. Diverse squadre che non hanno in gestioni gli impianti spendono diversi soldi per gli affitti campi. Mancano gli spazi che invidiamo a: TOSCANA, PIEMONTE, LOMBARDIA e altre che non hanno problematiche di spazi per costruire impianti sportivi, la Liguria inserita tra Monti e Mare ha poco territorio per poter costruire.

ALBERTO RUVO SESTRI LEVANTE: per me L’Opzione A e quella migliore perché mi sembra quella più equilibrata. Cosa ne penso? Andare avanti così è dura bisogna trovare una soluzione.

ANDREA CAVERZAN OSPEDALETTI: Io avrei in testa un’opzione diversa: Eccellenza 1 girone a 16 squadre e Promozione 2 gironi a 16 squadre come sono attualmente con la sola modifica di inserire i play off anche per l’Eccellenza. Prima categoria 4 gironi da 14 squadre e in Seconda categoria il resto delle squadre, ma con più gironi e meno squadre all’interno dei gironi, questo per abbassare i costi di trasferta.

MARCO PIROVANO CAMPOMORONE: Se devo scegliere scelgo opzione A però poi da ristrutturare in questo modo “ La mia proposta potrebbe essere quella già in atto di migliorare partendo dal basso cioè dalla terza categoria facendo partecipare squadre under 20 in modo tale che finita la juniores i ragazzi potrebbero trovare questa fascia intermedia della 3ª Categoria per entrare nel campionati degli adulti e da lì ovviamente provare a far crescere verso l’alto tutto il movimento incrementando il numero di squadre che partono dal basso. Concludo dicendo che adesso la maggior parte dei ragazzi che esce da una Juniores si perde mentre così ci sarebbe l’opportunità di far crescere il numero dei giocatori che poi potrebbero continuare a giocare scalando categorie o rimanendo in quelle inferiori.“ Cosa ne penso? Riformare i campionati non è mai semplice la realtà è che oggi per mancanza di strutture ma soprattutto perché ci sono sempre più grosse difficoltà economiche squadre ce ne saranno sempre meno. Il problema principale che ha fatto precipitare in questa situazione diverse squadre sono stati i problemi legati alle sponsorizzazioni, che permettevano anche alle piccole squadre di trovare i fondi necessari per far fronte all’iscrizione e alle spese necessarie per affrontare un campionato anche minore. Oggi purtroppo sopravvive chi ha una struttura a disposizione e di conseguenza un settore giovanile.

CRISTIAN CATTARDICO ALASSIO: Ogni opzione ha dei pro e dei contro sicuramente a livello logistico i gironi di Promozione devono essere due e di conseguenza scelgo la Opzione B. COSA NE PENSO? Questa situazione spesso è dovuta alla cattiva gestione delle società che talvolta spendono tanti soldi in maniera inutile. Una soluzione potrebbe essere far crescere i ragazzi del settore giovanile modificando l’obbligo dei tre giovani che dovrebbe diventare obbligo dei tre giovani cresciuti nel proprio settore giovanile. Questo poche società lo fanno. Ad alcune società mancano le strutture per poter lavorare e questo è un problema grosso per potersi strutturare con dei settori giovanili che sfruttati a dovere (inserendo i fuori quota del proprio settore giovanile) abbasserebbero i costi della prima squadra. Insisto nel dire che dovrebbe cambiare la gestione delle società che potrebbe essere molto più oculata, meno improvvisata e più parsimoniosa. Invece spesso assistiamo a società che fanno un anno o due spendendo tanti soldi per fare dei campionati di vertice e poi ritrovarsi a non potersi iscrivere negli anni a seguire. Bisognerebbe tornare ai premi a punti per i giocatori abbassando al minimo i rimborsi.

MARIO PISANO PIETRA LIGURE : OPZIONE C
A mio parere è la più lineare e premia la qualità e il mantenimento di un buon livello anche in 1ª categoria dove bisogna essere sempre a 16 squadre. Per migliorare la situazione inoltre propongo essendo la Liguria una regione turistica una coppa italia di Eccellenza e Promozione dalla metà di settembre, l’inizio dei campionati ai primi di ottobre e la fine verso la metà di maggio per recuperare tutti i giocatori che hanno lavori turistici.

COSA NE PENSO? Una riforma deve essere fatta e garantire qualità nei campionati più alti. Ad esempio in eccellenza la seconda va ai play off con una squadra di un altro girone nazionale, ma solitamente il play off si gioca 2 settimane dopo la fine del campionato ligure. A me non dispiacerebbe avere un play off interno dalla 5ª classificata alla 2ª classificata per sancire chi va a fare il play off contro le altre squadre fuori regione. Così si renderebbe più vivo un campionato dove a marzo, quando ti accorgi che non puoi arrivare 2°, la squadra perde di entusiasmo. Non so se la mia idea sia compatibile con le norme federali vigenti.

PIETRO BUTTU FINALE: OPZIONE C

MARCO CORRADO GENOVA CALCIO: OPZIONE 5
1 girone di ECCELLENZA a 18 Squadre con play off per accesso spareggio nazionali fino al 5/7°posto con 4 retrocessioni
2 gironi promozione a 14/16 squadre
3 gironi di 1^ categoria a 18/20 squadre
6 giorni di 2^ categoria a 16 squadre anche interprovinciali SPEZIA-CHIAVARI

CLAUDIO TORNAR DON BOSCO SPEZIA : opzioneCc anche se sarà difficile visto il periodo del nostro calcio.

SAVIO AMIRANTE VALLESCRIVIA, Opzione B
COSA NE PENSO?
Penso che tutte le società debbano essere in grado di dimostrare di poter pagare tutto (iscrizione al campionato, rimborsi ai giocatori, pagamenti di spese varie come affitti per i campi ecc) prima dell’iscrizione del campionato, e se non sono in grado di dimostrare tutto ciò, a mio avviso, non dovrebbero partecipare ai campionati

PRIANO VALDIVARA: Per l’opzione C è la più valida.
COSA NE PENSO?
Il calcio dilettantistico sta sparendo dalla nostra regione, e la seconda ormai non ha più grande seguito forse unendo le squadre di altre provincie si creerebbe maggior interesse anche se i costi sarebbero maggiori

BASTIANELLI, CANALETTO: opzione B. COSA NE PENSO? La situazione nello spezzino è drammatica. Ho scelto una opzione a caso non ci sono campi, società, soldi. Il sondaggio mi fa sorridere, ma fate bene a farlo. Ogni tanto a Spezia compare una squadra che tempo due stagioni sparisce è tutto difficile molto difficile. La terza Categoria non esiste più e la seconda sta per sparire. Forse è meglio che non rilasci altre dichiarazioni

SICILIANO TAGGIA: io ho una mia opzione: farei l’eccellenza a 18 squadre e le altre così come sono.
COSA NE PENSO?
Purtroppo nel calcio dilettantistico ci sono troppi costi e poche entrate. C’ è poco pubblico al seguito basti pensare che la Sanremese è prima in serie D e non arriva a 500 spettatori a domenica. Penso sia necessario abbassare i costi di gestione e proporrei alternative. Ad esempio: Se una squadra di promozione va fino in fondo alla coppa Italia perché non premiarla con la promozione? Poi non sono la persona più indicata per dare risposte. Io provo ad allenare bene la mia squadra per queste cose ci sono dirigenti competenti

PALERMO CELLE LIGURE : opzione A

ALBERTO SARACCO PRESIDENTE GOLIARDICA:
Opzione D.
COSA NE PENSO?
Credo che diminuendo le squadre in promozione potrebbe alzarsi il livello tecnico dei giocatori e delle gare. Con questo non si danneggerebbero le categorie inferiori. Così si potrebbe garantire, a chi volesse giocare per il mero aspetto ludico, i giusti spazi ed un ampia scelta

CALCAGNO VARAZZE:
Direi opzione D.
COSA NE PENSO?
Molte societa secondo me non riescono a sopravvivere (oltre ai motivi che già tutti conosciamo) anche perché nel momento in cui c è il salto di categoria non sono attrezzate per affrontarlo per più di un paio di anni.
Organizzando, come nell’opzione D, forse si riuscirebbero ad avere società più strutturate per i campionati di categoria superiore (eccellenza promozione e prima) alzando di conseguenza anche il livello degli stessi e più margine di tempo per seconda e terza al fine di strutturarsi.

ANDREA LENZO PRESIDENTE SAMMARGHERITESE:
Nei miei dieci anni di presidenza non ho esperienza sui gironi di prima e seconda categoria.
Lascio pertanto esprimere altri sul punto.
La formula attuale per Eccellenza e Promozione ritengo invece vada bene. COSA NE PENSO?
Il problema delle continue fusioni ritengo che in parte sia anche diretta conseguenza delle “meteore” che ogni tanto appaiono nel calcio: persone che investono per due o tre anni, alzano costi e aspettative in strutture associative non preparate e poi mollano tutto o vanno altrove.
Per chi resta è difficile mantenere la categoria.
Sulla crisi penso che la situazione, pur in negativo, sia oramai stabile già da qualche anno.
La realtà è una sola: il calcio non si auto-sostiene. I soldi li mettono o i dirigenti o gli sponsor, che spesso non sono altro che amici dei primi.
L’unica risorsa diretta è una parte – spesso assai modesta – dei proventi del settore giovanile.
In questa ottica una formula la avrei: premiare e favorire a livello federale chi fa calcio a 360 gradi, dai bambini alle prime squadre.
Oggi invece spuntano scuole calcio come funghi, senza però accollarsi il peso e l’onere di avere una prima squadra. Chi ha il “pacchetto completo” deve avere maggiori vantaggi o comunque l’opportunità di competere al meglio. Andrea Lenzo – Presidente Acd Sammargheritese 1903

GUIDO POGGI BOGLIASCO:
Tra le 4 opzioni scelgo sicuramente l’opzione B.
COSA NE PENSO?
Le opzioni C – D mi sembrano molto negative togliendo 1 girone di promozione e non mi sembra ci siano segnali in questo senso.
Trovo giusto che i 4 gironi di 1 categoria siano giocati con lo stesso numero di partite. Se le squadre sono 60 farei piuttosto 4 gironi da 15 squadre anziché la formula attuale di 2 gironi da 16 squadre e 2 da 14. Ciao Sara buon lavoro.

PAGLIA, REAL FIESCHI:
Mi piacerebbe opzione D perché credo che alzerebbe molto il livello tecnico delle squadre e la competizione a livello nazionale della Regione Liguria

OSVALDO ARECCO, SERRA RICCÒ’: Non mi sembra percorribile l’opzione con un girone unico di promozione ( trasferte troppo lunghe).
Quindi favorevole alle prime due opzioni: la A e la B

CARMELO LUCI CAMPOROSSO:
penso che l’opzione A possa andare bene.
COSA NE PENSO?
penso che ci siano altri problemi che non si affrontano, risolvendo problemi più importanti arriveremmo a non avere più fusioni o fallimenti.
Mi riferisco alle strutture e al problema dei giovani in primis

MAURO FOPPIANO, GOLFO PRCA:
Come opzione direi la D cercando di ALZARE UN PO’ IL TASSO TECNICO.
COSA NE PENSO?
Ormai tutte le società fanno sempre più fatica a trovare le risorse per riuscire a pianificare la propria stagione. Si deve dare più spazio al nostro calcio minore e secondo il mio punto di vista bisogna partire dal campionato maggiore la Serie A e B che devono portare incentivi alle società minori per poi loro avere la possibilita di avere un SERBATOIO di giovani da pescare.
Dalla lega pro serie D Eccellenza e così via.