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Che questa sarebbe stata una stagione di transizione per la Tarros, lo si sapeva fin dall’estate: una squadra molto giovane, con tanti ragazzi della Juniores a farsi le ossa in vista di un futuro solido per loro stessi e per la società spezzina.E affidare questa fase non semplice alle attenzioni di un tecnico “dalle mani sicure” come Stefano Lucchi era il sigillo di garanzia su tutta l’operazione. Ma purtroppo, almeno per adesso, i conti non quadrano alla perfezione e i rossoneri sono penultimi con 4 punti, davanti solo all’ancor più giovane Lagaccio.

«Si sapeva che questo sarebbe stato un anno difficile – ammette anche lo stesso mister Lucchi – La squadra è davvero molto giovane ma la cosa che davvero mi dispiace e che non giochiamo affatto un brutto calcio, anzi. Se giocassimo male, accetterei più di buon grado anche le sconfitte che sono arrivate. Se invece giochi bene e continui a giocare bene ma i risultati non arrivano, allora si fa davvero fatica a capire quali potrebbero essere i miglioramenti da apportare».

«Stiamo parlando con la società – aggiunge il tecnico spezzino – proprio per vedere come intervenire sul mercato di riparazione. Probabilmente cercheremo 2 o 3 giocatori d’esperienza, che possano far salire soprattutto il tasso caratteriale. Un uomo per reparto, direi. Questo però non vuole essere un modo per giustificarsi ma abbiamo anche avuto degli infortuni che hanno tenuto fuori fino a due domeniche fa uno come Koleci, un ragazzo del ’97 che è però già al terzo anno con la prima squadra e che cominciava ad avere ormai una certa esperienza nonostante la giovane età. Abbiamo fuori anche Calzolari, un ’95 anche lui al quarto anno di Promozione e non lo avremo fino a gennaio perché si deve operare. Tutte situazioni che hanno pesato, in una squadra già molto giovane con la rosa al completo».

Spesso poi si ha l’impressione che la squadra giochi bene finché non subisce gol, poi è come se prendesse uno schiaffo che la fa crollare al tappeto. «E’ vero, anzi, spesso andiamo in svantaggio proprio nel finale di gara, quando ormai c’è poco tempo per recuperare e spesso, in tante partite, fino al gol subito era stata la mia squadra a meritare di più. Al di là di tutto questo, però, io ho piena fiducia in questa squadra perché la vedo giocare in un certo modo e credo fermamente che inserendo un paio di uomini nei ruoli giusti si possa ancora salvarsi».

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