Al Molassana nella riorganizzazione societaria si sta lavorando anche nel settore giovanile dove tornerà mister GIANLUCA MARRALE che tanto bene ha fatto con la leva 2003.
“Tornerò con Andrea Barbieri con il quale ho sempre avuto un gran rapporto professionale e grande feeling. Pensiamo e vediamo il calcio alla stessa maniera e con lui mi sono trovato sempre bene“.
A cosa si deve questo ritorno?
“Al fatto che ci sia sempre stato un buon rapporto tra me e il presidente Franini, ha fatto si che a distanza di tempo ci tenesse a riavermi nella sua società. Rispetto al passato ci sarà anche FILENI con la quale non condivido la fede calcistica”
Marrale ride dopo questa ultima affermazione è prosegue dicendo:
“A parte gli scherzi Fileni è un ottimo elemento che sta dimostrando in questi anni il suo valore organizzativo in seno alla società. Tra noi Cè stata intesa da subito, siamo due persone schiette che si parlano senza tanti giri di parole.
Il ringraziamento lo estendo a tutta la Società Molassana per meè come tornare in famiglia. Ritroverò anche la signora Pinuccia, la signora Enza i custodi oltre le persone che gravitano intorno a questa società che mi hanno voluto bene e che mi hanno sempre rispettato. Un grazie va anche a loro. Sono orgoglioso, dove mi sento bene riesco a dare il massimo. Per questo motivo anche nella mia permanenza al ligorna ho sempre parlato bene del presidente FRANINI e del MOLASSANA.”
Come mai è finita la storia al Ligorna?
“Dopo 6 anni è avvenuto il cambio di proprietà era normale che andasse a finire così.
Io avevo l’ambizione di guidare la prima squadra, la nuova dirigenza aveva in testa un percorso diverso per me. Ci siamo parlati e abbiamo capito che era meglio prendere strade diverse.”
Cosa lasci al Ligorna?
“Lascio in eredità una grande squadra quella dei 2003. Ho lasciato un piccolo tesoretto al mister che arriverà alla juniores tra questi metto sicuramente Spatari che ritengo un giocatore fortissimo in grado di approdare tra i professionisti. Dipende solo da lui.”
Cosa chiedi ai tuoi giocatori?
“Nel calcio ci sono delle regole e queste devono essere rispettate. Io ho un carattere fumantino ma non sono mai maleducato e dai miei ragazzi esigo i principi giusti che sono: rispetto per compagni di squadra, arbitri, avversari, questa è la base. Poi arriva la parte tecnica tattica che è fondamentale, ma vale poco se non è unita ai principi che ti ho menzionato prima.”
Torni al Molassana cosa troverai?
“Mi rimetto in gioco con una leva che deve migliorare molto quella del 2004. Mi seguirà Claudio Rutigliano. L’Under 17 del Molassana è una squadra che negli anni ha avuto un po’ di problemi. Ha cambiato molto e ci sarà da lavorare. Questo per loro sarà l’ultimo anno di giovanili prima della juniores. I ragazzi ci devono arrivare con principi giusti di gioco e di educazione. Ci sarà da rinforzare la rosa, ma penso che riusciremo a formare dei ragazzi in grado di giocare in prima squadra nei prossimi anni. Il lavoro paga sempre e questo l’ho imparato negli anni. Il mio compito sarà quello di cercare di formare dei giocatori che possano esordire in prima squadra e possano proseguire il percorso in categorie importanti. Al molassana da sempre hanno puntato sul settore giovanile questa è una risorsa importante per la società che a mio avviso ha l’impianto tra i più completi a Genova. Tre campi, spogliatoi, struttura ecc.”
Cosa ti rimarrà Ligorna?
“Sono rimasto affezionato al Ligorna ho fatto 6 anni con loro compresa la juniores Nazionale nel 2018/2019, con loro mi sono tolto grandi soddisfazioni e visto campi importanti. A parte quella parentesi ho sempre sempre allenato la leva 2003. Sono stato bene al Ligorna ringrazio Torrice e Sonetti per l’opportunità che mi hanno dato, ma è giusto dire che Barbieri è stato sempre il mio primo estimatore e sono arrivato lì anche grazie a lui.”
Barbieri è un tema ricorrente nella tua carriera di Mister.
“Si ha sempre creduto in me. Sono stato fortunato a collaborare con lui che mi ha lasciato lavorare tranquillo e spesso ha fatto da filtro tra me e i genitori con i quali mi piace parlare di tutti gli argomenti, compreso il calcio basta che non riguardi i loro figli.”
Che rammarico hai invece del Ligorna?
“Una pecca del Ligorna è stata quella di prendere poco in considerazione i ragazzi giovani. Ci sono state partite che avevano il risultato ampiamente acquisito con tre gol di scarto in cui si potevano far esordire ragazzi giovani per fargli fare minutaggio ed esperienza in una categoria importante quale è la Serie D. Questo è accaduto poco ed è il mio rammarico più grande perché, a mio modo di vedere, c’erano ragazzi che lo meritavano.“
Ci sono giocatori che hai allenato e ti hanno impressionato e che secondo te potranno entrare su campi di calcio importanti?
“Si certo, Calcagno, Meloni, Esposito oltre ai miei figli il piccolo è un under 16 e gioca nelle giovanili della SPAL. Il grande il prossimo proseguirà nella primavera della Sampdoria dove lo scorso anno è stato capocannoniere. Il piccolo ha iniziato nelle giovanili del Molassana, passato alla Samp e approdato a Ferrara dove lo hanno fortemente voluto. Il grande dopo tre anni di Baiardo ha fatto tutta la trafila nella Sampdoria.”
Marrale ci tiene a concludere così questa breve intervista
“Il fatto che ci sia sempre stato un buon rapporto tra me e il presidente Franini, ha fatto si che a distanza di tempo ci tenesse a riavermi in squadra. Sotto indicazione di Andrea Barbieri. Essendo che appunto il rapporto è sempre stato ottimo, non vedevo motivi per cui dovessi rifiutare. Ho conosciuto anche Fabrizio Fileni. Nonostante porti colori che a me non piacciono (risata), Cè stata intesa da subito, siamo due persone schiette. è una persona con cui poter avere un confronto, lo conoscevo poco e da subito ho avuto un’ottima impressione. Il ringraziamento lo faccio a tutta la Società Molassana. Dove ritrovo anche la signora Pinuccia, La Enza stesso, i custodi. Tutte le persone che gravitano intorno a questa società. Persone che mi hanno voluto bene e che mi hanno sempre rispettato. Un grazie va anche a loro. Sono orgoglioso, dove mi sento bene riesco a dare il massimo. Per questo motivo non posso che parlare bene del presidente Gianni Franini.”
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