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La stagione del Valdivara prosegue nonostante la retrocessione diretta e l’esclusione dai Play Off.

Si sa ormai i social cuciono scuciono cappotti un po’ su ogni persona e fanno opinione sia nel calcio professionistico, che in quello dilettantistico.

In questi giorni non sono passati inosservati gli appunti mossi a Nunzia Imperato su Facebook da parte di un dirigente, circa il suo abbandono prematuro della società, alla quale sono state attribuite diverse responsabilità per la retrocessione rimediata nell’attuale stagione.

Abbiamo chiamato l’ex dirigente per sapere la sua opinione.

Nunzia, ti sono state attribuite diverse responsabilità per la stagione in corso del Valdivara quale è la tua versione dei fatti?

Ahimè ormai siamo vittime dei social e  tante, troppe cose non si ha più il buon senso di  trattarle nei luoghi opportuni.

Riguardo alle accuse sul mio abbandono prematuro, è un accusa ormai ricorrente da quando il 3 novembre 2018 ho dato le dimissioni.

Fu nel post gara contro la Rivarolese. Chiarisco che nulla c’entro la severa e meritata sconfitta che subimmo. La sera precedente, la decisione fu già presa, ma decisi ugualmente di seguire la squadra per l’ultima volta in una trasferta che, per i trascorsi con gli avversari che tutti conoscete, sapevo sarebbe stata moralmente impegnativa. Non potevo lasciarli soli.

Dopo una discussione nella quale per l’ennesima mi trovavo in netto disaccordo con l’alta dirigenza (riassunta ad un’unica persona), fui invitata a  dare le dimissioni se non avessi iniziato ad allinearmi con il percorso che era già tracciato per il futuro. Non potevo in alcun modo farlo essendomi esposta in prima persona con la squadra. Non avrei potuto più guardare negli occhi quei ragazzi ai quali furono fatte promesse che sapevo non sarebbero state mantenute.

Alla storia del famoso carro su cui tutti salgono…. non ci ho mai dato valore. È giusto ed è bello che tutti si salga quando si vince così la festa è più bella tanto quanto è giusto scendere non quando si perde ma quando vengono meno le condizioni soprattutto morali. 

Non ti sembra che nel calcio si dimentichi in fretta? Lo scorso anno ti sei esposta in prima persona per la vicenda giudiziaria sportiva che ha colpito il Valdivara.

Nel calcio si dimentica in fretta è vero, ma ciò che fa più male è che lo si dimentichi nella vita.

Mi sono esposta in prima persona perché  credevo fosse giusto così. Ho rischiato personalmente ma l’ho fatto con la piena consapevolezza di essere nel giusto.

Ho tralasciato e trascurato le preoccupazioni della mia famiglia e di chi mi vuole bene…non ascoltando mai. Comunque sia mi sono esposta……

Un po’ di km su e giù e l’Italia e la Liguria ne ho macinati per stare dietro…. diciamo a quella incresciosa storia e per sostenere chi poi ha dimostrato che forse per me non avrebbe mai mosso un dito…. Ma io sono un’altra cosa…e va bene così. Ho arricchito il bagaglio

Abbandoniamo definitivamente il discorso passato e passiamo al futuro. Quali sono i tuoi programmi sportivi a breve e quelli a medio lungo termine, ammesso che tu ne abbia.

Il mio futuro? Non lo so, vedremo, di una cosa sono certa che il prossimo impegno sportivo, se mai ci sarà, sarà con una società vincente! Vincente non sul campo, quello non mi interessa e non è fondamentale ma vincente nei valori  delle  persone che la costituiscono.

Un’ultima cosa Claudio; permettimi di fare i miei personali complimenti ai vincitori ed ai vinti di questo campionato di Eccellenza.

Al Vado del Pres.Tarabotto e del grande Valter Battiston ed alla Rivarolese per l’esordio nei play off nazionali.

Si ride si scherza ci si prende in giro ma la lealtà sportiva è una cosa che sarà sempre forte in me.