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Serie D, Sibilia tra protocolli e ripartenza: «Promozioni un diritto, sui ripescaggi…»

«Promozioni un diritto, sui ripescaggi…». Ancora attesa per il calcio dilettantistico: troppi dubbi. A partire dal noto protocollo sanitario funzionale alla ripresa di allenamenti e campionati ma palesemente inapplicabile a livello dilettantistico; lo ribadisce anche il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia: «Dobbiamo anzitutto capire quale sia questo protocollo. Nel corso del vertice della scorsa settimana con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e le componenti della FIGC, infatti, proprio Spadafora ha rilevato che quel complesso di prescrizioni sarebbe stato di difficile applicazione al sistema dilettantistico.

Al punto che lo stesso ministro ha rinviato ad un ulteriore confronto per un adeguamento del protocollo, che consenta di ipotizzare una ripartenza sicura e sostenibile (sul piano economico come su quello dell’impiantistica) anche del calcio dilettantistico. Aspettiamo quindi quest’ulteriore documento. Ovvio che non potremo in ogni caso attuarlo senza un adeguato sostegno. Attendiamo le autorizzazioni sanitarie e governative per eventualmente chiudere la stagione. Sappiamo che non esiste il rischio zero, ma posso garantire che noi non rischieremo in alcun modo la salute dei nostri atleti, tecnici e dirigenti. Insomma, si ripartirà solo se sarà possibile farlo in assoluta sicurezza».

Convocato l’8 maggio il Consiglio Federale…

… dove saranno definite tutte le norme. Intanto, pace fatta con il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli dopo la fuga di notizie della settimana scorsa: dopo la lettera pubblicata ieri, risponde ancora Sibilia: «Ho semplicemente difeso il diritto della Lega Nazionale Dilettanti a che le nove capolista vedano riconosciuto il titolo acquisito sul campo. Non si fa nulla senza che venga garantito questo diritto sacrosanto. Ogni altro discorso dovrà passare per la necessaria condivisione con le Leghe di appartenenza». Sulla questione ripescaggi: «Nessuno deve pensare che avrà un trattamento particolare.

Io sono il presidente di tutti, dei club che rappresentano le grandi piazze, così come delle società dei piccoli rioni. Sarà dunque stilata una graduatoria nel rispetto di regole e criteri oggettivi. Senza alcun trattamento di favore. Un esercito di squadre – continua Sibilia – potrebbe sparire. Le autorità governative sportive devono sostenere il nostro esercito, che ha un ruolo non solo sportivo ma anche sociale. (….) Come sarà la ripartenza? Rimetteremo la palla al centro quando ci saranno le condizioni per farlo in sicurezza, quindi andiamo per gradi. Il virus continua a dettare tempi e modalità. Dunque, per quanto faccia male pensare di riprendere a giocare senza pubblico, sarà comunque un male necessario». 

(Fonte: IlMattino.it)
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