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“Non sarà una partita come le altre perchè gioca la prima contro la seconda dal punto di vista mentale e psicologico sarà una sfida che gratificherà chi uscirà con il risultato favorevole.” Mister Tarabotto esordisce cosi parlando della sfida di domenica prossima tra VADO e RIVAROLESE le prime della classe del campionato di Eccellenza, il Mister prosegue dicendo:

“Sarà una gara impegnativa come tante altre, quest’anno il livello si è alzato e ogni partita fa storia a se, quella di domenica sarà una sfida tra due squadre organizzate, due team che nel girone di ritorno hanno fatto meglio di tutte.”

Non pensi che questo dipenda anche dal campo? Adesso giocare al Chittolina è diverso rispetto a prima. La crescita della vostra squadra pensi dipenda anche da questo?
“Si, ma in modo molto marginale. La crescita della mia squadra dipende molto dallo spogliatoio che oggi è molto unito, e non per la necessaria convivenza, ma per il piacere di farlo. Molti di loro si frequentano anche fuori dal campo e quando giocano questo si vede per come si sacrificano uno per l’altro. Sono molto contento perché un gruppo così unito ti fa fare il salto di qualità. Anche i nuovi arrivati hanno abbracciato questo credo in maniera naturale integrandosi alla perfezione con il resto del gruppo che ritengo fantastico.”

La Rivarolese cosa ne pensi?
Sento dire da molti addetti ai lavori che vincono sempre all’ultimo minuto che hanno avuto dei favori arbitrali ecc. Tutte scuse io nello spogliatoio ho detto che se la Rivarolese è lì è perché lo merita e se hanno 5 punti più della seconda non è per caso loro fisicamente sono una squadra difficile da affrontare non mollano mai ed è per questo che hanno vinto alcune partite nel finale e questo li ha aiutati sicuramente ad acquisire una mentalità vincente. Vincere aiuta a vincere e riconosco che la squadra di Fresia ha una forza fisica mentale importante.

Come state voi?
“Noi stiamo cercando di giocare a calcio partendo con la palla dai difensori e mettiamo in pratica alla domenica quello che proviamo in settimana, ed è motivo di soddisfazione per la squadra, perché vuol dire che ci si allena con la testa giusta e per me come allenatore che vedo che le mie idee vengono messe in pratica. Tutto ciò ci rende sereni, e come allenatore penso di essere riuscito a trasmettere serenità nello spogliatoio.”

Tornando alla partita come la affronterete?
Noi ci crediamo sappiamo che dobbiamo vincere. Loro sono molto bravi sulle seconde palle e sono bravi ad occupare la zona del campo dove sta la palla facendo densità in quella zona, lasciando libera quella dove la palla non c’è. In più sono bravissimi anche sulle palle inattive.
Noi cerchiamo di giocare partendo dal portiere abbiamo un atteggiamento propositivo sia da una parte del campo che dall’altra, ma questo è dovuto alla struttura dei giocatori delle due squadre. Ultimamente ho alzato la Linea dei quattro difensori, ai quale piace attaccare, questo ci consente di poter prendere palla alta in modo da avere minor campo da dover fare per renderci pericolosi. Non a caso nelle ultime due partite siamo stati bravi ad attaccare nella metà campo avversaria e abbiamo realizzato 9 reti nonostante non abbiamo una prima punta mentre in difesa abbiamo subito un gol su rigore ad Alassio. Peraltro l’ultimo gol su azione lo abbiamo preso a Ventimiglia il 2 febbraio perchè quello di Imperia la settimana successiva è arrivato su punizione.
Noi la possiamo preparare anche bene, ma ricordiamoci che le partite si risolvono anche da una giocata di un singolo che manda all’aria tutte le tattiche preparate a tavolino.
Penso che entrambe giocheremo per vincere anche se alla Rivarolese potrebbe bastare un pari per gestire il vantaggio di 5 punti nel proseguo delle partite a venire anche perché il nostro calendario non è agevole dopo la Rivarolese affronteremo: Pietra Ligure , Genova Calcio, Albenga, Molassana e Cairo.

Con Fresia avete una certa familiarità in passato eravate entrambi sotto lo stesso tetto tu come allenatore della Juniores, con cui hai vinto il titolo nazionale; lui come allenatore della prima squadra che ha vinto il campionato di Eccellenza, questa conoscenza ti potrebbe agevolare nell’affrontarlo?

Si è vero con il mio amico Fresione abbiamo passato un paio di anni assieme io ero agli inizi del mio percorso. Devo dire che con molta umiltà ho cercato di imparare da tutti gli allenatori che ho visto all’opera e lui è uno di questi. Poi è ovvio che abbia preso, un pò da tutti, quello che ritenevo utile per la mia idea di calcio. Noi sappiamo che dobbiamo interpretare bene questa sfida  sappiamo dove fargli male e sappiamo come entrare in campo. Con una vittoria tutto potrebbe cambiare dal punto di vista psicologico, arriveremmo a due punti da loro che poterebbero perdere le certezze che adesso hanno, ma anche un non vittoria,  ottenuta con un certo tipo di gioco, potrebbe comunque darci ulteriore forza mentale.