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PLAY OFF:

TRITIUM- RIVAROLESE 2-0 (9′ Volpi; 92′ Motta ) RISULTATO FINALE (h 15:30)

TRITIUM: Acerbi; Caferri; Perico; Motta; Capelli; Bertaglio; Vitali; Marinoni; Volpi; Galbiati; Galbellini;
A disp.: Scuteri; Secchi; Tremolada; Leona; Erba; Ghounaf; Cascino; Guerrini; Castelli.
All.: Sgrò Marco
RIVAROLESE: Basso; Donato; Sangiuliano; Mura; Macagno; Oliviero; Ymeri; Ungaro; Manca; Eranio; De Persis;
A disp.: Schepis; Marchiotto; Malatesta; Ciminelli; Cartosio; Augimeri; Gambarelli; Cagnana; Oddone.
All.: Fresia Stefano

Note: 93′ Espulso Ymeri (Rivarolese)

Trezzo D’Adda: l’amara sconfitta della RIVAROLESE contro TRITIUM stoppa la corsa dei genovesi verso la Serie D. Eppure non era iniziata male perché sin da subito la squadra di Fresia si è resa pericolosa e al 5º la verticalizzazione di Ymeri metteva Mura in condizione di battere a rete Acerbis era anche superato dalla conclusione del centravanti ma il palo strozzava L’urlo del gol al numero 9 degli avvoltoi. Neanche il tempo di annotare l’azione sul taccuino del cronista che la Tritium passa in vantaggio. Ripartenza dei locali con gol di Volpi, ma rimane più di un sospetto sulla regolare posizione del centravanti locale. La RIVAROLESE replica con un’azione d’angolo colpo di testa in mischia e palla di poco fuori. Subito dopo il tiro in diagonale di Volpi fa l’anno barba al palo. Nel finale di tempo rigore negato alla Rivarolese che protesta per un intervento molto dubbio in area. Nella ripresa la Tritium vicina al raddoppio con il numero 2 Basso che calcia in porta, ma Basso (portiere della Rivarolese) risponde da campione. Poi la Rivarolese prende il comando delle operazioni e sfiora il gol con un colpo di testa di Mura e si rammarica per il tiro strozzato di Ymeri sottomisura che poteva avere un esito sicuramente migliore. La Rivarolese ora ci crede e si riversa tutta in avanti, ma Motta al 93º sigla il gol della sicurezza e porta in finale promozione i lombardi. Un minuto dopo Ymeri verrà espulso. Risultato bugiardo un pareggio con reti sarebbe stato il risultato più giusto. Premiata la cinicità degli uomini allenatati da Marco SGRÓ