Skip to main content

L’uomo del giorno: la nuova vita da mister di Cristian Cattardico

L’uomo del giorno: la nuova vita da mister di Cristian Cattardico

L’habitat naturale di Cristian Cattardico, chi mastica un po’ di calcio dilettantistico lo sa, è sempre stato l’area di rigore. Chissà se sarà stato facile, per un bomber di razza come lui, traslocare dagli ultimi venti metri di campo alla comodità – soltanto apparente – della panchina. Classe ’77, un passato nelle più grandi società liguri e tanti campionati vinti, oggi Cattardico è il mister di un Alassio che lotta con le unghie e con i denti per ottenere la permanenza in Eccellenza. Lo stop coronavirus ha arrestato un ruolino di marcia da top team che, in proiezione, avrebbe potuto portare i gialloneri ad una salvezza più che meritata.

Mister Cattardico, un vero peccato fermarsi proprio in un periodo di forma straordinario per voi…
Una situazione particolare… Quello che sta succedendo va al di là del calcio, e la priorità va a questa emergenza che speriamo si risolva presto. Noi avevamo fatto un girone di ritorno facendo molto bene, vincendo 5 delle ultime 8 partite e perdendo solo contro le squadre più forti del campionato: Busalla, Imperia e Sestri. Un peccato, sotto quell’aspetto: avevamo trovato la quadra giusta, tra nuovi acquisti e i ragazzi che avevano cambiato atteggiamento. Avevamo iniziato a divertirci. Ora riprendere la vedo dura… decisione difficile per i vertici federali.

Parliamo dell’Alassio. Una società importante che ti ha dato fiducia.
Il presidente lo conoscevo già da giocatore, abbiamo un’ottimo rapporto. Mi ha dato fiducia all’inizio e durante periodi difficili: non mi ha mai fatto mancare il suo appoggio. Grazie al presidente e al lavoro straordinario del DS Belvedere: abbiamo costruito una bella realtà.

Come sono stati gli inizi da mister con il Bragno?
A dicembre del mio ultimo anno da calciatore mi chiesero di fare allenatore-giocatore. Ma a me è una situazione che non piace, è difficile da attuare. Abbiamo iniziato insieme l’anno dopo. Ho iniziato una nuova avventura e mi sono trovato bene. Bragno è una piazza bellissima per fare calcio, cui sono rimasto molto legato. Un’esperienza da ricordare.

Come ti trovi seduto in panchina? Avverti emozioni, tensioni, sensazioni differenti rispetto a quando giocavi?
In panchina non riesci a scaricare le tensioni che sul campo, giocando, scaricavi. Ti tieni tutto dentro. Ma è uno sport talmente bello… il calcio è la mia vita, sono sempre sensazioni bellissime. Vittorie, sconfitte, gol al novantesimo… Le emozioni del calcio sono uniche.

Però era più divertente calciare le punizioni…
Quello sicuramente! Se mettessero la regola che posso entrare, battere le punizioni e uscire non sarebbe male… No dai, a parte quello, che ovviamente mi manca, è una bella esperienza che vivo bene. Mi diverto, con tutte le problematiche del caso che fanno parte del ruolo. Ad Alassio noi ci alleniamo solo 3 volte… a fine mese hai regalato 4/5 allenamenti agli avversari. In un anno sono tanti e dare la tua impronta con così poco tempo non è facile.

Il mister che ti ha dato di più nella tua carriera? Proprio l’altro giorno parlavamo con Fossati con cui avete fatto grande l’Arenzano.
Lui. Un allenatore bravo con cui ho un rapporto ottimo. Ha sempre vinto, facendo 3, 4, 5 allenamenti e dando la sua impronta alla squadra. Questo è un allenatore. Un mister che riesce ad allenare bene in campo, un allenatore completo che tira fuori il 100% dai giocatori. Quello che piacerebbe fare a me. Con Fossati ho un rapporto ottimo anche fuori dal campo. Ha fatto grandi cose e spesso con poco tempo a disposizione.

A proposito di mister, ho visto la presenza di Cannistrà nel tuo 11 ideale per gli All Star Games. È il Busalla, secondo te, la squadra che gioca meglio del campionato?
Sì. Quest’anno è la squadra che mi ha impressionato di più, insieme al Sestri Levante. Il Busalla ha con la qualità che ha in mezzo al campo gioca molto bene, nonostante siano forse anche troppi i giocatori tecnici in rosa. A Busalla c’è un progetto, e Cannistrà gli sta dando continuità. Mi piace come allenatore, come persona e mi piaceva anche da giocatore.

Parlando di Cattardico giocatore… il tuo partner d’attacco ideale?
Ne ho avuti tanti. Ho attraversato diverse generazioni… da Prestia a Vado, un attaccante fantastico, e ultimamente Ramenghi e Amirante alla Sestrese, due dei più forti di tutti. Al Borgorosso con Fossati giocavo con Anselmo, che non è proprio una prima punta, e facemmo molto bene. Mi viene in mente anche “toro” Marotta e Monaco, anche se quest’ultimo non è un attaccante. Ho giocato con tantissimi giocatori bravi, di varie generazioni, e fare pochi nomi è difficile.

Quanti gol hai fatto in carriera?
Li ho contati fino a 300. Poi non sono più andato avanti… Mi interessano di più altre statistiche: il primo gol della storia del Borgorosso in Eccellenza e il primo gol della sua storia in Serie D. Resteranno negli annali e nel mio cuore.

Ma è vero che ti chiamano Harry Potter?
È nato ai tempi di Arenzano. Ai miei compagni piaceva dare questi soprannomi… avevo fatto 2/3 gol che me li ero inventati, e allora, dopo “mago” e “maghetto”, hanno iniziato a chiamarmi Harry Potter.

Tu hai un’altra passione che è quella per il Beach Soccer.
Sì, anche se ora ho una certa età… Siamo riusciti ad arrivare in Serie A con i ragazzi del Bragno. Tutto era nato quasi per scherzo, ma quando raggiungi la Serie A diventa una cosa importante… ci divertiamo, ci facciamo delle vacanze con amici giocando a pallone.

Il passato. Ci sono campionati o partite che ti sono rimaste nel cuore, oltre ovviamente a quello con il Borgorosso?
Gli anni a Vado, con Eretta mister. Una cavalcata incredibile conclusasi con la vittoria del campionato di Eccellenza. E che eccellenza… a mio avviso la sesta di quei tempi vincerebbe il campionato, c’erano giocatori incredibile. Un rimpianto? L’anno della Sestrese con Monteforte, un altro allenatore importante. Facemmo 70 punti e il Sestri Levante vinse con 71. Agli spareggi perdemmo… una grande delusione, eravamo una grande squadra.

Però dicono che porti fortuna… Dove vai, si vince!
Ho sempre cercato, anno dopo anno, di ripartire da zero. Non ho mai pensato ai gol che avevo fatto l’anno prima. Volevo sempre dare il massimo, cercando di migliorarmi e di essere presente ad allenamento. In ogni situazione ed ogni squadra. Non sono mai entrato in campo con il passato

I tuoi obiettivi per il futuro? La carriera da giocatore ti ha dato grandi soddisfazioni, e anche da mister non sei partito proprio piano…
L’obiettivo è sempre quello di migliorare. Più che la categoria guardo il progetto: ci dev’essere un ambiente che permetta di lavorare e di far fruttare le proprie idee. A Bragno, in Promozione, facevamo sempre campionati di vertice, quest’anno pur essendo salito di categoria, dovevo lottare per la salvezza. È molto differente, si pensi a quanto vale un pareggio quando devi salvarti e, invece, quanto siano due punti persi se devi vincere un campionato. Poi vorrei lasciare un bel ricordo nei giocatori: un allenatore, in queste categorie, si giudica anche e soprattutto da questo. Speriamo di crescere e di andare avanti.

Secondo te Cattardico mister potrà superare Cattardico giocatore?
Mah, difficile da dire. Io ho un lavoro e prima di tutto viene quello. Però ovviamente mi piacerebbe fare l’allenatore di mestiere. Ma è difficile e bisogna avere tanto tempo. Cercherò di fare il mio massimo e di migliorarmi: se ci fosse la possibilità, perché no. Bisogna sempre provare, come ho fatto sempre da giocatore mi metterei in discussione anche da allenatore. Poi, da giocatore dipendi molto da te stesso, da allenatore ci sono tanti fattori extracampo. Vedremo.

È stato un piacere conoscere Cristian Cattardico e parlare con lui di calcio ed esperienze vissute sui campi della nostra regione.

In bocca al lupo, mister!

T.I.

angelo sorbello

 

L’UOMO DEL GIORNO: la nuova rubrica di Dilettantissimo! Un’intervista al giorno ai volti noti del calcio dilettantistico ligure. Oggi è il turno di… Cristian Cattardico.

Seguici sui social! Troverai tanti sondaggi anche sui nostri portali! Siamo su Instagram (@dilettantissimo_official), Facebook (Dilettantissimo) Twitter (@Dilettantissimo), oltre al canale Youtube (Dilettantissimo) dove potrai trovare le puntate di Dilettantissimo, Dilettantissimo EXTRA, Serie B, gli highlights, le interviste e tutti i nostri contenuti multimediali!
Iscriviti al nuovo canale Telegram di Dilettantissimo (@
DilettantissimoTV)!

CLICCA QUI PER TORNARE ALLA HOME