Skip to main content
[et_pb_section admin_label=”section”][et_pb_row admin_label=”row”][et_pb_column type=”4_4″][et_pb_code admin_label=”google adsense” global_module=”1981″ saved_tabs=”all” disabled=”off” disabled_on=”off||”]<script async src=”//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js”></script> <!– Dilettantissimo Home Center Link –> <ins class=”adsbygoogle” style=”display:inline-block;width:728px;height:90px” data-ad-client=”ca-pub-5157180716173565″ data-ad-slot=”8152820539″></ins> <script> (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); </script>[/et_pb_code][et_pb_text admin_label=”ARTICOLO” background_layout=”light” text_orientation=”left” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid”]

Altalenante è dire poco per descrivere l’inizio di stagione del Torriglia di Paolo Mazzocchi, che nell’ultima giornata ha incassato tre punti preziosi in una sfida eroica contro il Marassi.

Mister, non ci sono mezzi termini per il suo Torriglia: o 3 punti o nulla! «Beh, conti alla mano è meglio così. Poi io preferisco sempre giocare per vincere e poi magari perdere piuttosto che scendere in campo e giocare per il pareggio. Adesso quello che conta però è capire bene cosa siamo. Se siamo ancora malati, se siamo guariti, se siamo ancora convalescenti… Dobbiamo capire bene se l’ultima vittoria è servita a qualcosa o è stata solo un caso. Quando vinci in 10 dopo aver sofferto e dopo aver difeso la vittoria con le unghie e con i denti, questo dovrebbe darti una grande spinta ma sempre e soltanto se la prendi con la testa giusta. E nella prossima partita ne avremmo la riprova».

Ma cosa è successo al Torriglia, che partiva come la squadra da battere e adesso si ritrova a lottare nelle retrovie? «Tutti gli anni qualcuno parte coi favori del pronostico e poi delude, perché quando non arrivano i risultati cominci a demoralizzarti ed è proprio quello che è successo nel nostro caso. Se parti bene all’inizio, la strada diventa subito in discesa e tutto ti riesce bene. Se invece parti male allora tutto diventa in salita, tutto diventa complicato, anche le cose più semplici. Se a questo aggiungiamo che contro di noi tutti gli avversari fanno un po’ la partita dell’anno… Se non sei pronto a questo, rischi di perdere punti preziosi per strada e di demoralizzarti».

Ma qual è il vero Torriglia? «A dire la verità io sto ancora analizzando il paziente che ho per le mani – dice sorridendo Mazzocchi – Comunque bisogna sempre ricordarsi che abbiamo giocato appena 5 partite. Alla fine poi la differenza in campo la fanno sempre i giocatori e soprattutto il loro livello di autostima. Se i miei ragazzi riescono a capire che possono vincere solo se sanno soffrire, allora possiamo continuare il nostro percorso di guarigione. Se invece guardano alla vittoria di sette giorni fa dicendo “Abbiamo vinto in 10 perché siamo i più forti”, allora torneremo inesorabilmente al punto di partenza e la vittoria contro il Marassi non sarà servita a nulla».

[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]