L’addio di Matteo Spozio, il saluto e i ringraziamenti del capitano
Matteo Spozio, una bandiera, un simbolo, un giocatore, ma soprattutto un uomo come pochi. Anni di sacrifici, di serietà, poche parole, ma tanti fatti. Al momento del suo addio alla Cairese non potevano mancare tante lacrime e commozione.
Sedici anni con la maglia gialloblù, che inizia ad indossare nella categoria Esordienti, poi Giovanissimi e Allievi. Diciasettenne esordisce in Promozione con mister Servella. Subito sono evidenti la sua eleganza e la sua ottima visione di gioco, segna pochi gol (in tutto 12), ma è sempre determinante nelle azioni offensive gialloblù, conquistandosi il soprannome di “Faro del centrocampo” in grado di illuminare difesa e attacco. Da quel momento non abbandona più la Prima Squadra, diventando uno dei protagonisti più amati e stimati delle imprese cairesi, ricordiamo la vittoria dei playoff con Monteforte nel 2008/2009 e il primo posto in Promozione nella stagione 2017/18, una vittoria del campionato che a Cairo mancava da ben 18 anni e il suo ricordo più bello è legato proprio a questa circostanza: «L’anno scorso – racconta – al termine della partita con la Sant’Olcese (nrd che ha ufficializzato il titolo dei gialloblù) Giuliano Bresci ed io ci siamo stretti in un grande abbraccio, è stato molto significativo per me, perché dopo la dura retrocessione, insieme siamo riusciti a riportare la Cairese in Eccellenza». Un piccolo grande gesto, che descrive perfettamente l’animo di Matteo.
Nel 2016, infatti, dopo sette stagioni in Eccellenza, la fatidica e inaspettata retrocessione. Il capitano Giuliano Bresci lascia la Cairese e cede la fascia al suo grande amico Matteo. Una grande responsabilità che accoglie con estremo rispetto e orgoglio. La sua timidezza e il suo essere introverso non sono le caratteristiche tipiche di un capitano, ma a Matteo non servono le parole. La sua costanza, il duro lavoro e quella maglia gialloblù, che sembra quasi essergli cucita addosso, bastano per trasmettere alla squadra cosa significa giocare nella Cairese.
Una maglia che sembrava non dovesse mai scucirsi dalla sua pelle, ma purtroppo crescendo cambiano le esigenze, ora il lavoro non permetterebbe più al nostro capitano di sostenere gli impegni di una categoria come l’Eccellenza. E lui abituato a dare tutto per questa maglia ha preso la sua decisione, dimostrando ancora una volta il rispetto e la passione che lo legano ai colori gialloblù.
«È stato un bellissimo viaggio, che mi ha permesso di incontrare persone meravigliose, che mi hanno aiutato a crescere sotto il profilo tecnico e soprattutto umano – spiega commosso Matteo – Lascio a malincuore un gruppo fantastico e una grande famiglia, a partire dai giocatori, lo staff e le persone che lavorano nel dietro le quinte, che sono il vero cuore pulsante della società. È stato un onore e un privilegio poter indossare la fascia da capitano con questa maglia e lo è stato anche poter giocare di fronte ai tifosi gialloblù, che ci hanno seguito sempre con grande passione e non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto. A loro un grande grazie e un abbraccio. La Cairese rimarrà sempre nel mio cuore!».
E tu rimarrai sempre nel cuore di tutto noi, sei un ragazzo d’oro Matteo! In bocca al lupo per il tuo futuro e grazie di tutto!