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Matthijs De Ligt a 18 anni ereditò la fascia da capitano dell’Ajax, Torres se la mise al braccio a soli 19, dopo aver segnato già 50 gol con l’Atletico Madrid. Non sono mai giocatori banali quelli che in giovane età ricevono un riconoscimento così importante. Lo sa bene anche Daniel Rossi, che a soli 19 anni si è conquistato la fascia da capitano del Lido Square a suon di gol. E pensare che fino a qualche anno fa, in Eccellenza, giocava mezz’ala…

Daniel, partiamo dall’inizio. Prima di diventare capitano e bomber del Lido hai girato piazze importanti.

Ho iniziato nel Multedo a 5 anni. A 10 sono andato a Pra’ e ho giocato lì fino ai giovanissimi. Poi la chiamata del Vado, impossibile rifiutare: dai giovanissimi alla prima squadra. Ho esordito in Coppa Italia di Serie D con Tabbiani allenatore, contro il Chieri. L’anno dopo ho giocato stabilmente in prima squadra, con Tarabotto, facendo secondi e giocando con il Pavia: un’esperienza incredibile, a Pavia c’è un clima da Lega Pro. Il secondo anno è andato meno bene, siamo arrivati terzi o quarti. Poi mi sono diplomato e, iniziando a lavorare, ho dovuto smettere di giocare: non mi potevo più allenare… Pensa che avevo già trovato l’accordo con la Genova Calcio. Che peccato.

rossi vado

Rossi contro la Genova Calcio

Il richiamo del pallone però era troppo forte…

Certo. Mi mancava giocare, e mi manca oggi, tutti i giorni… Attraverso mister Ruffa, l’allenatore del Lido Square, mi ha voluto fortemente. Mi ha chiamato tante volte…alla fine ho accettato e sono contento della scelta, è andata bene.

Nel mezzo, anche la vittoria della Haze Cup con la tua scuola, il Nautico San Giorgio.

Una bella soddisfazione vissuta con compagni nuovi, con cui non avevo mai giocato. Gli allenamenti insieme erano pochi, ma c’era tanta qualità. Un’esperienza fantastica grazie a tutti i tifosi che ci seguivano in tantissimi, c’era un supporto clamoroso.

Al Lido hai cambiato ruolo, raggiungendo numeri monstre da attaccante.

A Vado facevo la mezz’ala. Mi sono un po’ evoluto, diciamo. Al Lido Square ho iniziato a fare la punta. Me la cavo, dai…

Eh direi. Quanti gol hai fatto?

Quest’anno sono a 18, dietro a Bojang dell’Apparizione che ne ha fatti 25. L’anno scorso ne ho fatti una decina in mezza stagione.

I ragazzi del Lido Square

Come ti hanno dato la fascia?

Dal nulla. Una domenica mi sono ritrovato capitano. Poi i ragazzi hanno deciso che dovessi continuare ad averla ogni domenica… e va bene così! (ride)

Come valuti la stagione della tua squadra?

Positiva e superiore alle aspettative di inizio anno. Siamo partiti per divertirci e salvarci, senza fare tragedie in caso di retrocessione. E invece eravamo in zona play-off. Abbiamo vinto tanti scontri diretti, Pieve, Vecchio Castagna, fermandoci paradossalmente con squadre meno quotate.

I giocatori più forti con cui tu abbia mai giocato?

Sicuramente, come carisma e personalità, Nicolò Buono. Tanta roba. Andando insieme a Vado da Genova abbiamo legato molto, lui mi ha fatto crescere tanto come calciatore. Poi penso a Ferrara, oggi nel Finale, Donaggio dell’Imperia, con cui avevo un grande rapporto. Ma a Vado ho avuto l’onore di giocare con due calciatori incredibili che sono Salvatore Aurelio e Thomas Job. Calcio vero. Vado in generale è una piazza importante che ti fa crescere.

Daniel rossi al vado

Daniel Rossi al Vado, nel 2017

E amici con cui ti piacerebbe giocare?

Tanti sono già al Lido, perché prima che una squar siamo un gruppo di amici: siamo molto uniti, tra aperitivi, cene, serate… Vorrei giocare con Marco Zanini dell’Arenzano: siamo cresciuti insieme, è un fratello per me. E poi è un esterno, potrebbe fornirmi qualche assist…

Il tuo futuro è al Lido Square? Sarebbe anche lecito aspettarsi una chiamata da categorie superiori…

Al Lido sto molto bene, ma vediamo cosa arriva questa estate. È logico che se arrivassero offerte di categoria superiore le valuterei, anche se la priorità va all’aspetto lavorativo. Ora, forse riuscirei a salire di categoria, grazie ai turni che ho a lavoro. Bisognerebbe parlarne direttamente di persona con un’eventuale società interessata. Sarebbe un piacere provare categorie superiori in questo nuovo ruolo. L’ideale sarebbe riuscire a farlo proprio portando il Lido Square in prima categoria.

Daniel Rossi ha incominciato a fare l’attaccante “per gioco”, scoprendo di essere una delle punte, se non la punta più forte del girone C di Seconda Categoria. E chissà che, quell’Eccellenza vissuta da mezz’ala, Daniel non la possa raggiungere di nuovo. Questa volta, però, a suon di gol.

Buona fortuna Daniel!

Tommaso Imperato