Riceviamo e volentieri pubblichiamo un messaggio da Carlo Nesti, nuovo motivatore mediatico dell’Albissola:
«Io credo che il lavoro della famiglia Colla, del direttore sportivo Mussi e dell’allenatore Fossati, fin dal principio di questa stagione, sia da elogiare per due ragioni molto realistiche. E sono ragioni, che vanno ben oltre le apparenze, e devono confortare gli splendidi tifosi dell’Albissola. La prima ragione collega la nostra Serie C ai Mondiali russi. Guardando quante piazze storiche saranno rappresentate quest’anno, nel girone A, si prova un orgoglio, che deve sovrastare la preoccupazione. Il calcio dei Mondiali ha sentenziato, che le nazionali sfavorite, perché più deboli, hanno trovato spesso le strategie e le motivazioni per mandare in crisi le grandi. L’Albissola, con le sue 3 promozioni consecutive, è consapevole, che esistono sempre “gap” da superare, con il salto di categoria. Tuttavia, agonismo, dinamismo e tattica, e cioè temperamento, condizione e compattezza, in questo periodo storico, stanno accorciando le distanze fra i “Golia” e i “David”. La “fionda bianco-celeste” è pronta ad entrare in azione, senza presunzione, ma con umiltà. La seconda ragione chiama in causa quel “dodicesimo giocatore”, che in troppi ignorano, e cioè un campione invisibile in campo, di nome: bilancio. Sono una costante, ormai, le estati in cui assistiamo alla parabola discendente di gloriose società, costrette a ridimensionarsi, o, addirittura, sparire. L’Albissola, grazie alla famiglia Colla, non ha mai gradito i voli pindarici di chi compie il salto più lungo della gamba. Una classifica tranquilla, come obbiettivo di partenza, può aprire scenari sorprendenti, e l’essenziale è credere nella risorsa, decisiva, ma trascurata, del “buon senso”».