Un addio che, si spera, possa essere solo un arrivederci, quello di Francesco Pagni all’Athletic Club. Con la fine della stagione 2017/18, infatti, il giovane ed apprezzato tecnico delle giovanili albarine chiude la sua esperienza con la società del presidente Sergio Imperato per proseguire altrove la propria carriera.
«Dopo sei anni intensi passati qui all’Athletic – ci racconta lo stesso Pagni – la decisione di lasciare questa società è stata tutt’altro che semplice. Il primo giorno che sono venuto qui e ho parlato col presidente, non avevo mai allenato un solo giorno della mia vita e tutto quello che ho imparato e tutto quello che sono oggi, lo devo a loro, a questa maglia e a queste splendide persone. Ogni successo, e per fortuna sono stati molti, così come anche ogni sconfitta, che per fortuna sono state davvero poche, mi ha insegnato qualcosa, mi ha lasciato qualcosa che porterò con me ovunque andrò in futuro. Abbiamo vinto tanti tornei insieme a questi ragazzi: penso ad esempio alle finali raggiunte in pochi mesi con i 2003, quando nessuno ci credeva, oppure alla vittoria del “Caravella” con i 2005. Ogni leva che ho allenato però mi ha dato grandissime soddisfazioni. L’orgoglio più grande, però, è il fatto che per molte persone, in questi anni, ero diventato un po’ uno degli emblemi di questa società».
Quando si apre un nuovo capitolo della propria vita, quasi sempre si è tentati di fare un bilancio, ma l’addio fra Pagni e l’Athletic è di quelli che non lasciano rimpianti. «Non ho davvero nessun rimpianti – prosegue Francesco – Certo, alcune cose magari avrei potuto gestirle diversamente ma tutte mi hanno insegnato qualcosa, aiutandomi a crescere e non cambierei nulla, nemmeno una virgola di quello che è stato in questi sei anni insieme. La cosa più bella è senza dubbio l’aver visto tante volte i grandi miglioramenti di tutti i ragazzi, sia dal punto di vista sportivo che umano. D’altra parte, questa è l’unica cosa per cui tutti noi andiamo al campo: vedere che si è riusciti a trasmettere qualcosa, a infondere nei ragazzi dei sani principi di vita prima ancora che dei dettami di calcio. Loro saranno i cittadini di domani e se gli si insegna ad essere scorretti, saranno uomini scorretti. Io poi credo molto nella cultura del lavoro e quindi cerco sempre di trasmettere la voglia di sfidarsi, di non arrendersi mai, di lavorare per migliorarsi sempre più».
Conosciuto da tutti nel mondo del calcio giovanile genovese e non solo, Francesco è sicuramente uno degli allenatori più apprezzati e considerati, per la sua preparazione tecnico-tattica ma anche e soprattutto per la sua personale umanità, con i ragazzi e non solo, doti queste che lo rendono giustamente desideroso di mettersi alla prova con una nuova sfida. «Adesso lascio questa maglia – conclude Pagni – ma voglio dire grazie a tutti dei bei momenti trascorsi assieme, con qualcuno di più e con qualcun’altro di meno, ma tutti hanno sicuramente arricchito la mia vita. So che ci rivedremo sui campi magari da avversari ma lo spirito di amicizia e di affetto per questi colori non mancherà mai da parte mia».
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