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Mario Abbatuccolo dopo 24 ore di riflessione decide di parlare in merito alla partita di ieri e fa una analisi più ampia sulla gestione del RAPALLO RIVAROLESE con toni pacati rendendosi disponibile al dialogo per trovare soluzioni cercando di capire anche cosa accade dalla parte opposta alla sua.

Buonasera Abbatuccolo ieri non avevi troppo voglia di parlare e hai detto ci risentiamo domani sei stato di parola. Eri amareggiato come mai?

“Quest’anno sono molti gli episodi sfortunati a nostro sfavore e volevo solo porre attenzione sui troppi casi che sono stati giudicati a nostro danno:
mancati rigori dove l’erbitro ci ha chiesto scusa, o altri episodi negativi evidenti come contro il Campomorone o contro l’Alassio fino ad arrivare a ieri contro Il Pietra Ligure dove già all’andata c’era stato annullato un gol dall’assistente che ha segnalato un fuorigioco inesistente evidenziato dalle immagini, ma che lui ha definito geografico, che poi sono andato a informarmi cosa significasse.
Lo stesso assistente lo ritroviamo ieri al ritorno e ci annulla in altra rete per una palla che a suo dire era uscita prima del cross che ci permetteva di segnare, ma le immagini dimostrano che la sfera fosse in campo di almeno mezzo metro. Per non parlare poi di un evidente rigore a nostro favore invertito dal direttore di gara con un fallo contro di noi. Anche in questo caso le immagini sono chiare.

Io chiedo più attenzione, non rispetto perché quello non è mai mancato, se l’assistente ha fatto un grave errore già nella partita di andata non lo si può designare anche in quella di ritorno perché per quanto lui possa essere bravo è un dilettante proprio come noi e può essere condizionato in un verso o nell’altro.
Sento sempre parlare di dialogo e collaborazione a inizio stagione dagli organi dell’AIA, ma questo dialogo  non viene mai ricercato durante il campionato.

Io credo che per far crescere il movimento ci vogliano delle idee e dei confronti, dove ci si parla dimenticando i ruoli che ognuno di noi ricopre.
Non per essere puntiglioso, ma il sistema viene tenuto in piedi dalle società che ogni anno versano il loro contributo per poter avere a disposizione organizzazione e arbitri formati e in grado di poter dirigere gare di buon livello quali sono quelle di Eccellenza e Promozione. Invece quest’anno noi del RAPALLO RIVAROLESE spesso ci siamo trovati al campo ragazzi giovani alla loro prima esperienza in categoria che hanno fatto esperienza sulla nostra pelle in alcuni casi è andata bene in altri non commento. Di certo è che molti di loro non sono formati dal punto di vista psicofisico e vengono meno al dialogo che è stato richiesto a inizio stagione trincerandosi dietro ad atteggiamenti presuntuosi evitando, con i contendenti in campo, un rapporto di armonia nel rispetto dei ruoli, sicuramente sarebbero aiutati dai giocatori stessi.
Mai come quest’anno sono state ripetute tante gare per errori tecnici tanto è vero che adesso, a differenza di inizio stagione, i direttori di gara non ammettono più l’errore nemmeno se a segnarlo è la squadra che va a beneficiare della loro errata interpretazione.

A questo punto faccio una considerazione:
Se noi sbagliamo nei confronti di un arbitro paghiamo in maniera esponenziale il nostro errore, ma se accade il contrario non succede nulla.
Non esiste che il referto dell’arbitro non possa essere contestato anche quando l’errore è evidente e rilevato da tutti. Non trovo giusto che in casi eclatanti la fede privilegiata del referto del direttore di gara mette in secondo piano, la realtà dei fatti svoltasi in campo nonostante la testimonianza della squadra avversaria.
Questa norma credo che vada riveduta a livello nazionale.

Avevo deciso di non parlare più di arbitri e di direzioni di gara, ma sono giunto al limite della sopportazione.

Ogni anno scompaiono diverse squadre questo è anche uno dei motivi che fanno disamorare gli appassionati come noi.

Concludo dicendo che il dialogo tra noi e i direttori di gara deve avvenire in modo reciproco e non in modo esclusivo.
Noi del Rapallo Rivarolese rimaniamo disponibili per trovare soluzioni in armonia ammettendo o nostri sbagli, chiedendo scusa se necessario, cercando di non alzare i toni.

Un Mario Abbatuccolo riflessivo che prova ad aprire una porta per avere un dialogo costruttivo per migliorare il movimento dilettantistico.