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Pasquale Palermo è uno dei grandi mister del calcio giovanile genovese. Dopo aver esordito alla guida di una formazione del Meeting, il noto chef lucano del centro città, ha poi diretto la leva 2001 del Ligorna, quindi per altre due stagioni al Meeting (stessa leva) e ora all’Arenzano, in una nuova affascinante avventura, per la prima volta nella riviera di ponente.
Classe 1970, mister Palermo spiega: “Fino a metà luglio ho aspettato il Meeting per correttezza, ma la leva 2000 (che dovevo prendere in mano) non si è potuta fare, pertanto ho accettato il progetto Arenzano, dove mi hanno accolto come un fratello. Lo scorso anno Andrea Meazzi era affiancato da Walter Noto, allenatore di lunga data soprattutto nel savonese. Quest’anno, Meazzi, che definisco con ammirazione un maniaco perfezionista, ha voluto investire in un altro istruttore per migliorare la squadra ed il nostro direttore Franco Porcù ci lascia lavorare serenamente. Le sue direttive sono poche e semplici, ma racchiudono i principi del calcio; a lui interessa che i ragazzi migliorino sempre di più. Questo è l’ambiente ideale che ogni allenatore vorrebbe avere. Con Meazzi ci siamo accorti subito di avere le stesse idee calcistiche a livello di metodologia di allenamento, poi lui ha visto giocare la mia squadra del Meeting al “Torneo di Arenzano” e ha apprezzato i movimenti dei miei ragazzi in campo. Però, devo ringraziare di cuore Fabrizio Canovi che mi ha lanciato in orbita nel Meeting, lui è una persona straordinaria.
Ma la cosa che ci tengo di più ad esporre è che la mia metodologia di allenamento ad Arenzano è la stessa di quella della società biancorossonera e cioè che la seduta deve essere funzionale allo sport che si pratica, pertanto se giochiamo al calcio, deve essere atta a codesto sport. Correre a secco intorno al campo è roba vecchia di tanti anni fa ed il fondo è funzionale all’atletica, non al calcio. La resistenza è importante, certo, ma là si allena diversamente non correndo a vuoto. Abbiamo 33 ragazzi e giocheremo 2 campionati: il Fascia B Allievi 2001 e proveremo a qualificarci per il Regionale leva 2000, difficile in quanto ne abbiamo solo tre di ragazzi del 2000. Sarà una famiglia unica tra il mister ed i ragazzi. Ringrazio Meazzi e Noto che mi hanno accolto con umiltà ed affetto e si sono messi a disposizione per farmi lavorare al meglio”.