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Lui non è “solo” il capitano. Hugo De Jesus è anche una sorta di allenatore in campo nella Cdm Genova, tanto che poche settimane fa ha anche conseguito il patentino. Il suo strettissimo rapporto di collaborazione con mister Michele Lombardo e la sua grande esperienza ne fanno ovviamente un punto di riferimento per tutta la squadra e, proprio in questo ruolo, Hugo non si sottrae mai al proprio compito e sprona sé stesso e i compagni per questo finale di stagione da vivere senza mollare mai.

Ma cos’è cambiato in questa squadra dal ritorno in panchina di mister Lombardo in poi? «Secondo me è cambiata soprattutto l’aria che respiriamo nello spogliatoio – spiega capitan De Jesus- Non che mister Pinto facesse qualcosa di male ma noi avevamo bisogno di cambiare un po’. Michele Lombardo era preparato per questo cambio, conosceva benissimo tutti i giocatori visto che li ha portati tutti lui qua. Io in particolare mi trovo molto bene con lui, già dallo scorso anno, e adesso grazie a lui ci siamo ritrovati sia come giocatori che come squadra nel complesso».

Domani, sfida contro una Sangiovannese ormai tranquilla e reduce da due vittorie convincenti: che avversaria ti aspetti di affrontare? «Sappiamo bene che tipo di avversario sono, qui a Genova quest’anno contro di loro abbiamo vinto ma non è stato facile. Alla fine è stata una vittoria tranquillità nel punteggio finale ma il primo tempo è stato davvero molto difficile. Lì da loro troveremo un campo piccolo, cosa questa a cui noi non siamo molto abituati. Loro sono salvi ma non ci aspetta certo una partita facile. Anche l’anno scorso è stato così, contro la Sangiovannese sono sempre gare difficile e domani non sarà diverso».

Impossibile non parlare poi del sorteggio della Final Eight di Coppa Italia, non fortunato certo ma molto affascinante. Subito contro i padroni di casa, visti da tutti come i favoriti, del Petrarca. Speravate di affrontarli più avanti oppure sei gasato per la sfida che vi aspetta? «Questa è la mia quinta Final Eight di Coppa Italia e ti posso assicurare che, quando arrivi lì, non ci sono mai avversari facili. Poi penso che giocare contro Petrarca sia anche un bene per noi. Parleranno di loro e avranno tutti gli occhi puntati addosso mentre su di noi ci sarà minor pressione. Loro hanno una grande responsabilità, specialmente giocando in casa. Noi invece andremo là solo per fare la nostra partita, al meglio delle nostre possibilità. Sarà bellissimo e io ho grande fiducia nella squadra che si sta già alleando molto bene».

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