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La rassegna stampa a cura di Dilettantissimo; l’AIC alza la voce: «Dilettanti, la situazione è inaccettabile»; le parole di Cosimo Sibilia: «Non ci alziamo dal tavolo senza solide garanzie». Oggi parte il via libera agli allenamenti: ecco come si stanno comportando in Serie A, Serie B e negli altri maggiori campionati europei.

CALCIATORI/TRICI DILETTANTI: SITUAZIONE INACCETTABILE – Necessario intervento di tutte le componenti

Attraverso una nota pubblicata sul proprio portale (qui il comunicato ufficiale) l’Associazione Italiana Giocatori (AIC) ha posto in rilievo le problematiche dei calciatori dilettanti. Ecco il comunicato:

«L’attuale situazione di crisi sanitaria e la conseguente difficoltà economica che ne sta scaturendo è sotto i nostri occhi e tutti i soggetti che compongono il mondo sportivo la stanno subendo. Proprio per questo non si comprende per quale motivo tale situazione sia ricaduta immediatamente ed esclusivamente sulla posizione dei calciatori. 

Si è infatti pensato, ingiustificatamente ed illegittimamente, di sacrificare in primis gli atleti dilettanti, uomini e donne. Sono state tagliate arbitrariamente le mensilità e, in alcune situazioni, i giocatori/giocatrici sono stati invitati a liberare gli appartamenti messi loro a disposizione, senza pensare che molto spesso l’attività sportiva dilettantistica serve al sostentamento di intere famiglie.

Per questo la situazione è inaccettabile e necessita di un intervento deciso e sostanziale da parte di tutte le componenti, visto che oggi stiamo lottando insieme per ottenere il medesimo risultato. L’Assocalciatori, da parte sua, farà in modo che tutte le componenti federali partecipino al fondo solidaristico, già deliberato dal consiglio direttivo AIC a marzo, affinché si possa garantire la sussistenza dei calciatori/calciatrici e la sopravvivenza economica delle loro famiglie. 

Nel contempo, l’AIC ringrazia il Governo e il Ministro Spadafora per l’aiuto, sotto forma di indennità, elargito per il mese di marzo che è stato assolutamente importante. Si auspica che tutti i calciatori e le calciatrici ricevano l’indennità prevista per il mese di marzo e che, come promesso dalle Autorità, il contributo possa essere riproposto per il mese di aprile. La situazione è assolutamente grave, i giocatori/giocatrici rischiano di non percepire alcun importo da marzo a settembre/ottobre e chi pensa di poter “risparmiare” sui calciatori e le calciatrici dilettanti, non comprende appieno la situazione sportiva, economica e soprattutto sociale di questi ragazzi e ragazze». (Nota AIC da assocalciatori.it)

Sibilia: «Non ci alziamo dal tavolo senza solide garanzie»

In un’intervista rilasciata su Gazzetta Regionale il numero uno dei dilettanti Cosimo Sibilia interviene dopo le recenti parole del ministro dello Sport Spadafora: «Dobbiamo restare su tutti i tavoli e ottenere delle solide garanzie per la ripresa. Dal Consiglio Federale dell’8 maggio usciranno le indicazioni sulla conclusione dei campionati, se poi arriverà lo stop da parte del Governo ci atterremo alle disposizioni». Sul fondo da 400 milioni per lo sport di base: «Ancora nulla, ma resto fiducioso. Legittimo ipotizzare che una parte più che consistente venga destinata al nostro movimento». (Gazzetta Regionale)

 

Serie A – Il sì del Viminale provoca tensioni con Spadafora: «Ripresa del campionato? Per ora non se ne parla»

Il calcio italiano, a partire dal professionismo, continua a vivere nell’incertezza: si riprenderà o no il campionato di Serie A? Entro due settimane, probabilmente si potrebbe arrivare alla decisione definitiva. Ieri, il ministro dell’Interno Luciano Lamorgese ha dato il via libera agli allenamenti individuali dei calciatori, che oggi riprendono con tutte le cautele. Ma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora continua a essere molto scettico, lo dimostra attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

dilettanti la situazione

Vincenzo Spadafora (dal profilo Facebook personale)

 

Comunque, il ‘via libero’ è operativo, e molto squadre ufficializzano la decisione di effettuare i primi test medici e procedere ad aprire le porte dei loro centri allenamento (seppur consentendo esclusivamente il lavoro individuale sul campo) senza la possibilità di servirsi di spogliatoi, docce, né di personale di supporto. Il Governo è ancora spezzato in due riguardo l’argomento ripresa deo campionati, e nella serata di ieri è circolata con insistenza la notizia che il premier Giuseppe Conte voglia intervenire in prima persona per confrontarsi con il mondo del calcio. (Valierio Piccioni e Francesco Velluzzi, Gazzetta dello Sport, pag. 2)

Serie A – Allenamenti individuali nei centri sportivi: Samp da mercoledì, il Genoa aspetta

La nuova ordinanza emanata ieri della Regione Liguria (clicca qui) ha sdoganato allenamenti individuali anche per Sampdoria e Genoa, naturalmente nel rispetto delle norme. La società blucerchiata sta valutando se aprire il Mugnaini già oggi, ma alla fine si è presa due giorni di tempo (qui il comunicato). I calciatori hanno da qualche giorno potuto almeno riprendere a correre in strada (diversi avvistati tra Quinto e Nervi) a titolo esclusivamente volontario avranno la possibilità di presentarsi a Bogliasco per svolgere il programma di lavoro assegnato dallo staff tecnico.

Niente passaggi di pallone, neanche blandi e neanche a distanza. Atleti suddivisi a gruppi, con spogliatoi e palestra chiusi, Ranieri e il suo staff assenti; sarà garantito dalla società un presidio medico. Inizialmente non potranno esserci gli ex positivi, che saranno sottoposti in settimana ai controlli previsti dalla legge. Il Genoa invece al momento ha una posizione simile a quella del Cagliari: prima di procedere attende la definizione dei protocolli sanitari da parte delle autorità competenti. Quindi, il Signorini resta chiuso e non sono state fissate data per la ripresa delle sedute individuali. I rossoblù hanno comunque attivato tutte le procedure per la riapertura, per eventuali test e tamponi non appena ci saranno i protocolli (V. ARR./DAM. BAS., Il Secolo XIX, pag. 27)

Serie B – Solo Crotone e Pescara oggi provano a rimettere piede in campo

Le squadre di Serie B invece non riprendono ancora gli allenamenti: solo il Pescara (facoltativo) e il Crotone oggi ci provano, mentre le altre attendono il protocollo definitivo. A giorni dovrebbero ritrovarsi anche Empoli ed Entella (lo stadio è stato sanificato, acquistati i dispositivi di protezione e organizzata permanenza in hotel), Frosinone, Pordenone e Spezia (aquilotti che invece valutano se tornare in campo già domani). Le restanti società non hanno ancora deciso. (R.R., Gazzetta dello Sport, pag. 23)

Calcio estero – Ripresa no grazie. All’estero coro di contrari

Non tutti vogliono riprendere, anzi. Molti sono i contrari alla ripresa: dalla Germania si alza l’a voce di Birger Vestraete, del Colonia: «Dovremmo stare tutti in quarantena, è bizzarro e superficiale non farlo (…) Riprendere il campionato lo trovo naif. Il calcio non è la cosa più importante. Molti giocatori, se ci fosse un sondaggio anonimo, voterebbero per non giocare»; in Spagna il sindacato dei giocatori non ha dato l’ok al protocollo per la ripresa decisa dalla Commissione Sport.

L’assocalciatori spagnola: «Vogliamo sapere qual’è il reale rischio di contagio alla ripresa». In Inghilterra il Brighton ha preso una posizione dura, contrario alla ripresa con partite da disputare su campi neutri; l’ad Paul Barber: «Potrebbe influire sull’integrità della competizione. Non siamo favorevoli. Tutti dovremo accettare alcuni compromessi pur di chiudere la stagione e uno di questi è quello di giocare a porte chiuse, che è necessario. Ma non il campo neutro». (Giacomo Puglisi, Il Giornale, pag. 28)