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Il 6-0 di ieri contro il Vallescrivia ha senza ombra di dubbio acceso l’attenzione dei riflettori sulla nuova Sestrese di Corrado Schiazza, già indicata da molti osservatori come una delle possibili squadre a battere nel girone A di Promozione, ma a dover confermare tutto adesso sarà il campo, con la prima gara di campionato che vedrà i verdestellati impegnati in casa della Loanesi, una delle possibili avversarie dirette per le posizioni che contano.

«Superare il turno in Coppa Italia ovviamente fa sempre piacere – commenta Corrado Schiazza – ma sappiamo bene che in campionato sarà tutta un’altra storia. Sapevamo, anche prima della Coppa, di avere una buona squadra ma mi aspetto che da domenica la musica sarà differente. Prendiamo quello di buono che queste gare di Coppa ci hanno lasciato, comunque. In queste tre partite abbiamo sempre creato tanto, anche nell’1-1 col Serra Riccò. E poi siamo andati in crescendo, questo sì. Abbiamo una squadra molto equilibrata ma teniamo basso l’entusiasmo, teniamoci stretto il passaggio del turno ma senza farci distrarre dalla troppa euforia però. Diciamo che ci siamo tolti qualche dubbio, ecco».

Domenica però parte il campionato e c’è subito una trasferta da prendere con le molle in casa della Loanesi. «Un allenatore di grande esperienza, un attaccante che lo scorso anno è stato capocannoniere in Eccellenza e una struttura già competitiva come quella dello scorso anno: è chiaro che la Loanesi parta come una delle possibili protagoniste. Non potrebbe essere altrimenti! Sarà una partenza difficile per noi, come lo saranno anche le gare seguenti, con Taggia e Bragno in casa e poi la trasferta ad Arenzano».

Tutti vi danno come una delle squadre da battere: che effetto fa? «Onestamente non conosco bene questo girone, ma mi rifiuto di credere che un allenatore come Bencardino sia andato alla Dianese & Golfo se non avessero allestito una bella squadra o che un giocatore come Daddi sia andato a Loano se non avessero allestito anche lì una bella squadra. Poi ci siamo noi, ma penso anche al Bragno che è sempre un campo ostico su cui giocare o anche l’Arenzano, che mi aspetto lassù in classifica, con in squadra gente come Porrata e con Romeo davanti. Preferisco andare coi piedi di piombo perché conosco poco il valore delle nostre dirette avversarie. Ma sono proprio curioso di vedere come saremo messi dopo un mese di campionato. Credo che qui alla Sestrese ci siano tutti i presupposti per fare un campionato di vertice ma mi sembra che quest’anno ci siano almeno 5 o 6 squadre che ogni domenica potranno dire la loro. E non è che solo perché ti chiami Sestrese, gli avversari ti metteranno il tappeto rosso».