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Lo 0-3 di ieri pomeriggio nel primo turno della fase nazionale della Coppa Italia d’Eccellenza, a Borzoli, ha lasciato il segno, ma si sapeva benissimo che la Sestrese affrontava un avversario di un altro livello. Il mister della Sestrese Antonio Pandiscia (ex Ligorna, ha salvato i biancoblù l’anno scorso in serie D) non ne fa un dramma, anzi, esalta la sua sua giovanissima formazione, scesa in campo con ben quattro elementi del ’99: <Forse al gran completo ce la saremmo giocata, ma abbiamo duellato con un avversario fortissimo. Sono partito con quattro ragazzi del ’99 dall’inizio: Eranio, Lombardo, più gli Juniores Ferrante e Rossi. Ci mancavano Battaglia, Ferraro, Occhipinti. Inoltre Mossetti era squalificato e Merialdo rientrava dall’infortunio ma lo potevo utilizzare per soli 30 minuti. Credo che una squadra come la Romanese possa vincere il nostro campionato ligure d’Eccellenza a mani basse, e pensare che mancavano anche a loro quattro titolari di un certo valore. Ora andremo ad onorare il match del primo marzo in trasferta contro il Borgaro Torinese, un’altra signora squadra, per chiudere il triangolare>.
La mente passa al campionato, dove Tangredi e soci in sette giorni si giocano la permanenza in Eccellenza o quasi: <Affrontiamo un duo di partite fondamentali: prima la Sammargheritese a Borzoli, squadra alla quale abbiamo recuperato sei punti in pochissime domeniche, poi il Rapallo. Con un bottino di almeno quattro punti guarderemo al futuro con più fiducia>.

Di Andrea Bazzurro

 

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