Se la Fezzanese ha ottenuto una salvezza incredibile, ai play out con il Vado, il merito è anche suo: Stefano Pondaco, classe 1989, esterno di sinistra, cresciuto nella Sampdoria Primavera più forte di sempre, quella della magica leva ’89 Koman, Marilungo, Mustacchio, e tanti altri.
<Per me è stata una stagione comunque positiva: alla Fezzanese ho ottenuto una salvezza pazzesca, obiettivo al quale ho subito creduto fin dal primo giorno. Mi sono ambientato bene, mi hanno accolto come una famiglia e devo solo ringraziare il presidente e tutti i ragazzi per come mi hanno accettato. Il mio contributo alla salvezza? Beh, devono essere gli altri a dirlo, credo di aver dato il massimo in questa stagione>.
Reduce da sette annate di fila tra serie C1 e C2, per Pondaco era la prima stagione in serie D e l’esterno mancino ha notato subito alcune differenze: <Certamente dalla serie C alla serie D c’è un bel salto, ma non essendoci più la vecchia e cara serie C2, molti professionisti sono scesi in serie D facendolo diventare un campionato direi professionistico o quasi. Il mio passato? Beh, ho giocato in piazze molto importanti, blasonate e gloriose come il Mantova, due annate che mi resteranno per sempre nel cuore, con tanto pubblico, e altre ancora, ma a Fezzano mi trovo benissimo, è il mio ambiente ideale>.