Prima contro quarta. Una partita che vale una bella fetta di stagione, in un campionato equilibratissimo, che ha registrato la straordinaria rimonta dei valbormidesi da quando in panchina siede l’ex Varazze, Rapallo, Sestrese ed Entella Maurizio Podestà. Cairese – Pietra Ligure di domenica prossima è molto più che una semplice sfida di campionato. Abbiamo ascoltato il parere del tecnico dei savonesi in vista del derby con il team di Mario Pisano, la rivelazione di questo campionato.
Mister, domenica che partita sarà?
<Domenica sarà una partita molto sentita a Cairo Montenotte, poichè all’andata i nostri avversari ci hanno battuto con un tennistico 6-0, e quella partita costò il cambio in panchina alla Cairese (di mister Giribone, ndr). Ma il Pietra potrebbe, con il recupero di domani, essere addirittura secondo in caso di vittoria, quindi sarà un gran big match tra noi e loro. Quella fu per una macchia, che rimane. C’è tanta carica emotiva per cancellare quella giornata difficile. Per noi una motivazione in più, contro una buona squadra che ha fatto molto bene. Non so se considerarla una rivelazione, poichè si tratta di un gruppo molto affiatato, quello dell’Andora che mister Pisano si è portato dietro. Con giocatori di grande spessore, uno per tutti Zunino, che aveva richieste importanti anche dalla serie D. Il Pietra ha giocatori forti in ruoli giusti. L’unica variante potrebbe essere la condizione del nostro campo, in quanto domani vi è una allerta neve a Cairo Montenotte>.
Come lo vedi il Campomorone S.O.?
<Per me non è una rivelazione, per me ha l’organico più forte della categoria dal punto di vista dell’esperienza. Quando in squadra hai giocatori importanti come Canciani, Bevegni, Cappellano, Balestrino, Gaspari, Stabile, Curabba, Damonte, Bruzzone, Ferrara, insomma, come si fa ad etichettarla rivelazione? Molti di loro han fatto l’Eccellenza, se non addirittura la serie D>.
In squadra ahi Pietro Daddi, classe 1977, 18 gol in campionato e capocannoniere del girone. Più invecchia e più diventa forte…
<Sapevo che era difficile da marcare, alcuni me lo hanno etichettato come difficile da gestire, invece è una persona straordinaria, un grandissimo professionista. Parliamo la stessa lingua calcistica, lui è contento come giochiamo, lui è fortissimo per noi. Ha fatto 18 gol fino ad oggi, significa che le cose funzionano ed esso si integra perfettamente nel nostro schema. Per noi è un grandissimo fattore, ma questo è un gruppo straordinario. Questo è un gruppo con sei o sette vecchi, Cocito, Giribaldi, Pereyra, Grabinsky, Balbo, Olivieri, Pizzolato, Torra, il nostro capitano Spozio e Nonnis, più giovani di valore. Alcuni vecchi sono addirittura sprecati per la categoria. Siamo riusciti a portare entusiasmo sulle tribune del “Lionello Rizzo”, che speriamo sia pieno domenica prossima. In 14 partite con me in panchina, abbiamo ottenuto dodici vittorie, abbiamo acceso la piazza!>.
Di Andrea Bazzurro
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