Skip to main content

Domani, SABATO 2 LUGLIO,  a Borzoli un pomeriggio all’insegna della beneficenza nel ricordo dello storico Console della Culmv e di Don Gallo
DON GALLO e lo storico console della Culmv PARIDE BATINI, due pezzi di storia della nostra città. Verranno ricordati sabato 2 luglio, al campo “Piccardo” di Borzoli, in un triangolare di beneficenza.
L’occasione sarà l’ottava edizione del “TORNEO ITALBROKERS – MEMORIAL PARIDE BATINI”.

Il torneo, nato da un’idea di Sergio Bottino con l’appoggio della famiglia Batini, è organizzato come sempre da Enrico Fresta e Pietro Bardini (con la collaborazione dell’Endas), il cui ringraziamento va a “Franco Lazzarini dell’Italbrokers, partner storico della kermesse, e Nicola Pugliese”.

A partire dalle ore 15,30 a Borzoli andrà in scena un triangolare che ricorderà il nome di Batini e Don Gallo, in un pomeriggio di sport e solidarietà.

Come nelle precedenti edizioni il ricavato sarà donato e diviso tra varie associazioni benefiche: questa edizione principalmente al Centro Riabilitativo “Il Sorriso” di Reppia di Nè che si occupa dell’accoglienza e dell’assistenza di soggetti con disabilità di tipo fisico e psichico.

Le squadre partecipanti, composte da tanti giocatori dilettantistici genovesi di oggi e di ieri, saranno:
Paride Batini, Culmv Compagnia Unica e Trattoria La Lanterna di Don Gallo.

Tre ore di festa per ricordare Don Gallo e l’amico Paride Batini, colui che è stato un punto di riferimento protagonista di mille battaglie, sempre al fianco dei suoi uomini per i quali è stato un amico, un padre, un leader. Nove volte eletto, dal 1984 al 2009. Oggi la Culmv (Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie) porta il suo nome.

E il suo nome, il suo ricordo, è incarnato in ognuno dei lavoratori che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e oggi portano avanti, in primis l’attuale Console Antonio Benvenuti, il suo pensiero.

Paride Batini, personaggio leggendario di una Genova come non c’è più, come il suo grande amico Don Gallo, che nel 2009 celebrò le sue esequie e lo salutò con queste toccanti parole.
“Ripercorrere la storia di Batini significa ricordare, celebrare il contributo del movimento operaio, che ha dato la sua crescita democratica e sociale attraverso le battaglie per la libertà, la difesa dei diritti, e ci ha dato modo di rinnovare quel legame tra cultura, emancipazione sociale e mondo del lavoro”.
“Volere un’associazione fra gli uomini, per costruire un tipo di vita che concili economia, professionalità, tecnologia, umanità, solidarietà, passioni, ideali, è sovversivo? La Compagnia è patrimonio, ma insieme trasformazione, duttilità, pragmatismo, inventiva, interscambiabilità, polivalenza”.