OGGI PER IL TUO COMPLEANNO ABBIAMO DECISO DI RIADATTARE UNA NUOVA RUBRICA, RIPERCORRENDO LA STORIA CHE TI HA PORTATO A CREARE QUESTA GRANDE FAMIGLIA CHE È DILETTANTISSIMO.
Innanzitutto chi è Claudio Bianchi? Per noi di Dilettantissimo sei “il boss”, ma non solo. I più giovani ti vedono come una guida, a volte anche come un papà. Per il mondo dei dilettanti sei un’icona, essendo la persona che è riuscita a dare spazio e visibilità a ragazzi che, per passione, giocano a calcio.
Torniamo all’intervista. Claudio, qual è stata la molla che ti ha fatto ideare una trasmissione sul calcio dilettante ?
Dobbiamo tornare indietro: era il 2000 quando è nata l’idea di fare qualcosa per il calcio dilettantistico. In quel periodo lavoravo anche nelle discoteche, facevo il PR, come direbbero adesso. Approfittando della trasmissione “Gente della Notte” (trasmissione dedicata alle discoteche), iniziamo ad inserire una pillola di calcio dilettantistico. Insieme a Fabrizio Valenza, mio amico storico e attuale DJ di Radio Babboleo, invertiamo i ruoli per fare una trasmissione più simpatica. Lui farà le interviste tra i giocatori del calcio dilettante. Io mi occuperò di quelle fatte in discoteca a sfondo musicale.
L’idea funzionava molto bene. Proprio per questo, da lì ho pensato di realizzare una trasmissione dedicata al mondo dei dilettanti. Nel 2003, grazie all’ intuizione di Salvatore Palazzotto, nasce Dilettantissimo. Mi disse: “Invece di fare una trasmissione mista, hai mai pensato di farne una completamente dedicata al calcio dilettante?” Parole che rimbombano in testa anche a distanza di 17 anni.
Come hai sviluppato l’idea ? Ci sono state difficoltà ?
Sì. Dopo un’attenta riflessione faccio notare a Salvatore Palazzotto le difficoltà logistiche nel poter portare a termine questo progetto. Nessuna televisione locale investirebbe su questo progetto nuovo, è completamente fuori dagli schemi. Non avendo studi televisivi a disposizione la trasmissione va prodotta da qualche parte. Successivamente registrata e riprodotta con un aumento di costi notevoli. Io, pur conoscendo quel mondo avendovi fatto parte per diversi anni, ne sono fuori per motivi lavorativi da molto tempo. Riallacciare tutti i rapporti non sarà semplice.
Palazzotto mi risponde: “Io ti metto a disposizione il locale (Rock Cafè di via Malta) partecipo ai costi, ti metto in contatto con le squadre che inviterò nel locale e tu inventi il resto”. La sfida era aperta: non potevo tirarmi indietro, si stava realizzando il sogno nel cassetto che per anni avevo avuto. La passione per quel mondo poteva finalmente uscire fuori dalle poche righe che uscivano sui giornali e diventare protagonista sugli schermi delle tv locali. Nel contempo i costi non erano irrisori e i finanziamenti pari a zero.
Inizia l’estate e vado in vacanza con Vittorio Da Pozzo, mio amico d’infanzia. Lo rendo partecipe della mia idea. In ferie incontriamo anche suo cognato Maurizio Gobbo, con il quale abbiamo fatto diversi tornei. Anche lui la ritiene un’ottima idea. Al ritorno dalle vacanze si parte per questa avventura.
Com’era strutturato il progetto? Chi ricopriva i diversi ruoli?
Lo abbiamo strutturo in questo modo. Io ero colui che realizza la sceneggiatura della trasmissione e Vittorio Da Pozzo curava la parte commerciale. Grandi meriti vanno a Bruno Desole, Riccardo Gambacciani, Donatella Iannetti, Paolo Caprino e Arturo Innocenti. Loro sono stati fondamentali nel rendere una sala di un bar molto simile ad uno studio televisivo.
Il mio primo opinionista è stato niente di meno che Vincenzo D’Agostino, fenomeno calcistico. Lui insieme al suo genio e sregolatezza che lo hanno accompagnato in carriera. Ha giocato da protagonista vincendo campionati con diverse squadre professionistiche: Livorno, Entella, Chieti, Asti, Teramo…
Sara La Valle era la ragazza che in ogni trasmissione doveva essere presente. Vittorio Da Pozzo si occuperà della sfida nella sfida, a tavola con le squadre invitate al Rock Cafe.
La trasmissione dovrà avere un taglio scanzonato e la ragazza dovrà risultare “un pesce fuor d’acqua” per il calcio, stile Antonella Elia ai tempi di “Pressing” con Raimondo Vianello. (Lo so, sto parlando di personaggi che per molti sono sconosciuti, ma professionisti fondamentali per mettere in pratica la mia idea).
Nel frattempo la famiglia Dilettantissimo si allarga. Arriverà un pezzo storico del nostro programma, Enrico Figus, ex calciatore di San Gottardo, Via dell’Acciaio in promozione e Marassi.
Dilettantissimo sembra prendere forma, come si è sviluppato negli anni successivi?
La trasmissione parte e ha subito successo nonostante vada in onda al martedì dalle 22:30 alle 24:00 e venga registrata al lunedì sera. I numeri sono dalla parte di Dilettantissimo: si passa in diretta in prima serata su Telecittà, a partire dalla stagione 2005/2006. Da qui in avanti vengono integrati altri pezzi storici della trasmissione: Jean De Matteis, con Matteo Scala come nuovo opinionista (attualmente è il Direttore Generale al Bari), Stefania De Palma e Ugo Nuzzo.
Qualche aneddoto di questo periodo?
Proprio in questa edizione risulterà storica la scena del lancio della cartellina degli appunti contro una telecamera. Una scena da blog, a seguito di una discussione in cuffia con la regia che tagliava prima del tempo la fine della nostra trasmissione. Quel gesto di stizza fece involontariamente aumentare gli ascolti. Quando andavo sui campi a vedere le partite erano in molti a scherzare su quell’episodio. Fu una pubblicità enorme, un passa parola incredibile. Allo stesso tempo mi portò a non avere un clima idilliaco all’interno della TV. Devo ringraziare Alberto Carlo Triscornia e il compianto Franco Rotella, che da subito hanno creduto nel prodotto e, in maniera diversa, mi hanno aiutato a smorzare i toni con coloro che non ci vedevano di buon occhio.
Successivamente arrivò il periodo a Telegenova, giusto?
Esatto. L’anno successivo fu inevitabile il trasferimento a Telegenova, dove la indimenticata Franca Brignola ci accolse come se fossimo dei suoi amici fidati. Da lì aumentò lo spazio televisivo, portando la trasmissione a 90 minuti. Inoltre, Franca ci fece fare trasmissioni di approfondimento su serie D e Serie C nella televisione regionale con più ascolti in quel periodo. Altri incontri storici importanti avvennero a Telegenova. Tra questi Dario Fichera, Simone Maggi, Giorgia Cenni, Giampaolo Pastorino, Matteo Rovere, Marco Campus, Alessandro Pintimalli, Luca Moscariello il ritorno di Fabrizio Valenza (che ideó il primo sito dilettantissimo nel 2007), Gerson Maceri, Daniele Orlandi, Tommaso Naccari, Ambra Mazzone , Tommaso Novara, Giovanni Scarsi Stefano Fresia, Carlo Mellino, Marco Repetto ,tutte persone che hanno contribuito ad innalzare la conoscenza e la professionalità di Dilettantissimo. 4 anni indimenticabili prima di passare a Primocanale.
4 anni indimenticabili prima di passare a Primocanale. Qui arrivarono altre due figure fondamentali per il salto di qualità: Andrea Giannotti e Alessandro Spigno la collaborazione con Graziano Cesari, Giovanni Porcella e Francesco Mortola. In più si affacciavano altri personaggi istrionici come Carlo Casarico … il poeta, Giulia Bartolo e Silvia Isola attuale giornalista di Primocanale, Andrea Giugno, Matteo Dussoni, Mattia Ciafardo, Gabriele Lepri, Mirco Macrì, Nicoló Pagliettini, Stefano Sommariva sul sito collaboravano con noi Italo Vallebella e Gabriele Ingraffia.
Un altro grande passo in avanti. Come continuò ?
Abbiamo messo in piedi trasmissioni come “A tutto calcio”, con Emanuela Guerra (risultati e collegamenti in diretta in stile tutto il calcio dalla Serie A alla Promozione). Fu aggiunta la partita in diretta, commentata da Gianpaolo Pastorino: la gara scelta era la più importante della giornata dilettantistica ligure. Ma gli appuntamenti aumentavano: due trasmissioni serali (martedì e venerdì) con approfondimenti su Genoa, Sampdoria, Entella, Savona e Spezia. I conduttori erano Graziano Cesari, Simone Maggi e Giampaolo Pastorino. In quel periodo abbiamo creato anche Campionissimi. Una trasmissione ideata e realizzata da Dario Fichera, che dopo la sua uscita venne riorganizzata da Silvia Rovegno, Simone Maggi e Enrico Figus. Inoltre l’approfondimento sulla Serie D, che diventò un altro appuntamento importante del lunedì con Carlo Casarico e Simone Maggi.
Da qualche pillola sul calcio dilettante, a più trasmissioni su un’emittente ligure importante
Mi ritrovai ad avere dei carichi enormi con ritmi che non potevo certamente reggere. Alla fine dell’esperienza a Primocanale l’arrivo di Matteo Calautti, MArta Casazza il giovane Samuele Ragusa (ora a Eurosport) e Sara Ganapini, altro personaggio fondamentale nella nuova struttura di Dilettantissimo. Devo ringraziare molti componenti dello staff di Primocanale per la fiducia accordatami: l’editore Maurizio Rossi, l’amministratore Delegato Enrico Toia,il Direttore Artistico Alex Toselli, il direttore di quel periodo Maurizio Micheli( che ritroverò per un breve periodo a Telenord) e per la disponibilità che ho ricevuto tutto personale tecnico capeggiato da Massimo Saperbi e tutti i giornalisti della TV nessuno escluso.
Nel 2013 arrivò anche un’importante riconoscimento. Dilettantissimo venne premiata come la trasmissione dell’anno: fu un successo per me.
Altro traguardo importante è stato quello raggiunto nel 2016. Ricevetti il premio “Caravella D’oro”. Premio che è stato consegnato a giornalisti importanti a livello nazionali, oltre a giocatori tipo Mancini Vialli ecc.
Parliamo di tempi più recenti. Il trasferimento a Telenord, altra emittente ligure importante
Telenord ha continuato a credere in noi grazie all’editore Massimiliano Monti. Lui ci ha dato la possibilità di continuare a dare lustro al nostro operato. Qui ci sono già altri elementi di cui si parlerà in futuro in termini entusiastici. Moreno D’Anna, Tommaso Imperato, Alessia Bianchi, Alice Elisetti e Fabio Lo Grasso.
In conclusione, come definiresti Dilettantissimo?
La nostra trasmissione la si può definire una squadra che nel corso degli anni ha battezzato persone di un certo spessore. Riuscendo a dare spazio ai giovani, che sono il carburante per far muovere il mondo in ogni settore.
In 17 anni di storia, Dilettantissimo ha saputo imporsi come uno dei programmi di punta del panorama televisivo ligure. Oggi che compi 50 anni (marameo), tutta la tua redazione ti augura altrettanti anni ricchi di soddisfazioni lavorative e personali. Auguri Claudio: tutti uniti siamo una bomba!
La redazione di Dilettantissimo