Mancavano una manciata di minuti alle 16 e il calvario sportivo di Mattia Bertulla si avviava finalmente alla conclusione, con il rientro in campo, anzi, il debutto assoluto in questa stagione visto che il brutto infortunio che l’ha costretto a tanti mesi di stop era arrivato, quasi come una beffa, a pochi giorni dall’inizio di questo campionato. Ma l’attaccante del Marassi non si è fatto piegare dalla sfortuna e ha reagito, facendo di tutto per recuperare nel più breve tempo possibile, sorprendendo anche gli stessi medici che lo hanno avuto in cura in questi mesi. E oggi, finalmente, al 68′ minuto della gara purtroppo persa contro la Riese, Mattia ha rimesso piede in campo, marcando la sua prima presenza della stagione.
«E’ stata ovviamente una grandissima emozione – ci racconta lo stesso Bertulla – Rientrare così però per me è stato un po’ strano. Ero a bordo campo, pronto ad entrare e, proprio in quel momento, abbiamo preso il 2-0. A quel punto della partita è diventato tutto più difficile e gli ultimi 20-25 minuti ci abbiamo provato ma non siamo riusciti a raddrizzarla, nonostante sia riuscito a sfornare l’assist per il gol del 2-1 di Merialdo. Purtroppo però non è bastato».
«Adesso l’ambiente è un po’ depresso ovviamente. Speriamo però che questa pausa ci aiuti a resettare tutto e preparare al meglio queste ultime 5 partite. Anche nello spogliatoio, di parole ne abbiamo dette fin troppe. Adesso però bisogna solo stare zitti, lavorare e sudare sul campo per rimettere in piedi questa situazione altrimenti rischiamo anche di non arrivare nemmeno ai playoff».
Unica nota positiva della giornata, almeno, il rientro in campo dopo questo brutto infortunio. «Sì, almeno quello – conclude Bertulla – Ora spero proprio in queste due settimane di poter riprendere un po’ di condizione per dare il mio contributo come avrei voluto fare fin dalla prima giornata. Non è stato possibile ma ora voglio fare tutto ciò che posso per provarci. Non sarà facile in queste poche giornate da qui alla fine del campionato ma dobbiamo provarci».
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