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La rassegna stampa a cura di Dilettantissimo: Battiston a TuttoSport; le parole di Cosimo Sibilia al Corriere dello Sport; la battuta di Giuseppe Conte; le sorti della Serie B e del Calcio Femminile…

DILETTANTI, Sibilia: Questo è il momento delle decisioni e delle riforme

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Sibilia è convinto che l’emergenza si possa superare anche guardando il futuro: «Un’occasione unica per effettuare le modifiche strutturali al sistema». Mercoledì 20 maggio c’è il Consiglio Federale in Federcalcio: le parole di Cosimo Sibilia, intervistato dal Corriere dello Sport:

«Attendiamo le valutazioni di un organismo superiore quale è il Consiglio Federale, perché la Lega Nazionale Dilettanti ragiona in un’ottica di sistema, un sistema del quale è parte attiva e propositiva. Noi agiamo con correttezza e con rispetto verso tutte le componenti, e in modo particolare del consiglio delegato a dare risposte. Per questo, chiediamo che tutti facciano lo stesso nei nostri confronti: quel rispetto che si deve a chi rappresenta con i suoi numeri la grande base del calcio italiano».

«Negli ultimi tempi – continua Sibilia» – «più volte, abbiamo espresso la nostra contrarietà a fughe in avanti e personalismi. Grazie anche ai poteri ottenuti con l’ultimo Decreto governativo, abbiamo un’occasione unica per realizzare quelle riforme strutturali e che non sono più rinviabili. Per la LND questo processo è imprescindibile. È necessario intervenire subito, negli interessi di tutto il mondo del mondo del calcio e non di bottega».

Dopo in CF in Federcalcio, venerdì 22 maggio è previsto invece il Consiglio Direttivo della LND: «Dal Consiglio Federale mi aspetto indicazioni precise sulle modalità di completamento della stagione. In questo modo potremo dare al movimento dilettantistico, a cominciare dalla Serie D, le risposte necessarie e tanto attese». (Biagio Angrisani, Corriere dello Sport, pag. 29)

La Serie D invoca certezze sul futuro: non si è ancora deciso come chiudere la stagione. Le dichiarazioni di Battiston a TuttoSport.

In attesa di conoscere come verrà chiusa la stagione, i club dilettantistici vogliono farsi trovare pronti alla prossima che – si spera – possa cominciare a settembre. Walter Battiston, dg del Vado afferma: «Speriamo si tenga conto della nostra solidità, il presidente Franco Tarabotto ha dimostrato negli anni di avere la forza economica perché il Vado disputi la D. Sono stati pagati i rimborsi spese di marzo, attendiamo di conoscere le decisioni della Lnd sulle retrocessioni: siamo terz’ultimi, se ci verrà data la possibilità di rimanere in D ci faremo trovare pronti. A gennaio abbiamo ceduto l’attaccante Riccardo D’Antoni al Torino. Abbiamo i fratelli Casazza – Lorenzo difensore, e Alessandro centrocampista entrambi del 2002 nel mirino di società professionistiche. Crediamo nell’importanza del vivaio, continueremo a farlo, è imprescindibile per noi. Ci saranno dei protocolli da rispettare, vedremo di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie». (Guido Ferraro, TuttoSport, pag. 9)

 

Conte: «La Serie A? Servono garanzie, oggi non ci sono»

Questa risposta ha destato qualche perplessità nel mondo del calcio, ma forse questa volta l’interpretazione deve essere più politica: la sensazione è che il premier abbia voluto dare due messaggi. Al pezzo di maggioranza che ha visto criticamente il ruolo del ministro dello Sport Spadafora, attaccato duramente anche dall’opposizione. Spadafora non si sente a rischio, ma Conte si è in qualche modo sottratto alla possibilità di depotenziarlo: chi crede di bypassare Spadafora, si è sbagliato.

Spadafora poi, una data l’aveva fatta (13 giugno), seppur con qualche dubbio, ma Conte nemmeno l’ha citata. L’impressione è che si sia comporto un atteggiamento di prudente apertura da parte di tutto il governo. Come sappiamo, tutto dipenderà dalla “curva epidemiologica”: un miglioramento potrebbe favorire altre ripartenze, oltre a quella del calcio. (Valerio Piccioni, Gazzetta dello Sport, pag. 7)

 

Aspettando il protocollo, la B accelera. Società pronte a ricominciare tra test e allenamenti. Qualcuno pensa pure al ritiro.

La Serie B, in attesa del protocollo definitivo, prosegue l’attività di preparazione fisica. Tutte le società in qualche modo si stanno preparando: Cremonese, Juve Stabia e altre si sono già attivate per la predisposizione degli impianti sportivi; a Chiavari i giocatori dell’Entella sosterranno le visite mediche mercoledì, e dal giorno successivo inizieranno gli allenamenti individiali al Comunale, per il quale già da tempo è pronta l’organizzazione per sanificare gli spazi comuni. Ipotesi ritiro per Pordenone e Salernitana. Ancora in attesa i giocatori del Trapani, che continuano ad allenarsi secondo scelta individuale vista l’assenza di una convocazione ufficiale del club. (Matteo Brega, Gazzetta dello Sport, pag. 25)

 

Calcio Femminile – Donne, c’è aria di stop. Per gran parte dei club difficile poter rispettare i protocolli: mercoledì decide il Consiglio Federale. Scudetto Juve?

La prossima settimana arriverà il verdetto definitivo, ma la speranza di vedere ricominciare i campionati di Serie A e B femminili diminuisce giorno dopo giorno. I club sarebbero orientati a manifestare l’intenzione di non ricominciare i campionati interrotti a febbraio, prima degli impegni della Nazionale. Non una decisione unanime, a quanto pare, ma condivisa dalla maggioranza: troppo costoso e troppo complesso tradurre in pratica il protocollo sanitario, anche perché non tutti dispongono di strutture di un certo tipo. E al tempo stesso le calciatrici non sarebbero intenzionate a ripartire se dovessero abbassarsi gli standard di sicurezza, ritenuti necessari e imprescindibili in una situazione perdurante di emergenza sanitaria.  

Attenzione: questa non è ancora una decisione definitiva, perché l’ultima parola spetterà alla Figc, che porterà le istanze di fronte al Consiglio Federale in programma mercoledì. Quel giorno probabilmente verranno prese delle decisioni definitive, e la chiusura appare la soluzione più probabile. Ma, un eventuale serrata definitiva comporterebbe una serie di decisioni da prendere riguardo format per i campionati e criteri di assegnazione dei titoli: andrebbe presa una posizione sull’assegnazione o meno dello scudetto, considerando che la corsa restava aperta nonostante un vantaggio consistente della Juventus. Se il modello sono i tornei stranieri, lo scudetto andrà alla Juve. Tuttavia, la vittoria potrebbe anche non essere assegnata: in tal senso, molto dipenderà da cosa verrà fuori dal CF. Inoltre, ci sarebbero da decidere retrocessioni e promozioni, e approvare un cambiamento eventualmente di Serie A e B. Insomma: il quadro resta nebuloso, e se non ci saranno condizioni e garanzie per ripartire, sarà la politica sportiva a dover sbrogliare la matassa. (Stefano Lanzo, TuttoSport, pag. 8)

 

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