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La rassegna stampa a cura di Dilettantissimo, Calcio Giovanile e Protocollo

Calcio giovanile – A settembre potrebbero ripartire i tornei?

Un protocollo uscito nella serata di ieri (qui) ha un po’ demoralizzato tutti gli addetti ai lavori. In tanti stanno cercando di organizzarsi per far fronte alle esigenze di questo periodo così difficile. Dai coordinatori del Settore Giovanile e Scolastico della Figc regionali, il messaggio sembra essere piuttosto compatto: «Il nostro obiettivo è riattivare le manifestazioni dopo l’estate». Il calcio non è solo Serie A, ma c’è tutto un mondo, molto più numeroso e molto più in difficoltà, che aspetta di riprendere. Ma quando? La speranza sarebbe quella di riprendere una nuova stagione regolare da inizio settembre, ma l’opzione maggiormente realistica è che l’attività possa riprendere nell’autunno 2020 oppure, addirittura, a inizio 2021.

La sensazione, è che prima possano riprendere le prime squadre e il settore giovanile, poi la scuola calcio, in un secondo momento. Dalla LND arrivano però le parole di Cosimo Sibilia: «Si potrebbe ripartire già a settembre con la nuova stagione del calcio dilettantistico. I tempi li detta il Coronavirus, ma io spero sia il prima possibile. Faccio una constatazione: se si riaprono i teatri, non vedo il motivo per cui in un impianto all’aperto non si possa essere in grado di accogliere pubblico e spettatori. È una soluzione sulla quale possiamo riflettere anche per quanto riguarda i dilettanti». (Genova24)

 

Serie A – Cinque cambi a partita. Via libera anche per la Serie A

Il calcio a rischio fiatone per il calendario-apnea chiede aiuto alla panchina. Ieri la Federcalcio ha ufficializzato l’adesione alla riforma proposta dalla Fifa che aveva ricevuto il via libera decisivo dell’Ifab. Una decisione temporanea, limitata a questa coda di stagione: giocare novanta minuti con cinque cambi. È una specie di paracadute, perché il fantasma di queste settimane non sarà solo il fiatone e la stanchezza, ma anche gli infortuni. I cinque cambi potrebbero favorire società con panchine più fornite, ma sicuramente non influiranno sulla durata delle partite con il rischio di spezzare troppo il gioco: infatti, si potrà procedere alle sostituzioni soltanto in tre finestre di tempo per squadra, o sino a una quarta in caso di templi supplementari. L’obiettivo, è quello di evitare anche troppe sostituzioni volte solo a perdere tempo nei finali di partite. (Valerio Piccioni, Gazzetta dello Sport, pag. 4)

Scudetto e retrocessioni, ecco il Piano B della Lega

L’assemblea di ieri ha impegnato i club in oltre tre ore di discussioni, ma alla fine ha fatto emergere una posizione compatta con 16 favorevoli, 3 astenuti (Roma, Lazio e Napoli) e 1 contrario (Milan) hanno votato una precisa definizione del Piano B. Niente algoritmo federale, bocciato: in caso di definitivo stop, la classifica verrà composta aggiungendo alla quota già conquistata sul campo la media punti moltiplicata per le giornate che mancano alla conclusione del torneo. Media punti che sarà differenziata tra quella casalinga e quella in trasferta. Operazione semplice che porterà a definire la classifica finale, ma che però non potrà assegnare scudetto e retrocessioni, a meno che nel frattempo non siano stati matematicamente decisi. La graduatoria finale composta secondo i criteri dei club sarebbe però decisiva per consegnare all’Uefa le squadre che parteciperanno alle prossime competizioni europee: Champions, Europa League. (Alessandra Gozzini, Gazzetta dello Sport, pag. 5)

 

Calcio femminile – Serie A donne, ripartenza complicata

La situazione è di spaccatura all’interno dell’Assemblea di Serie A femminile: divisi a metà tra chi vorrebbe ripartire e chi invece pensa già alla prossima stagione. Il decreto “salva calcio”  annunciato dal presidente Gravina rappresenta un supporto importante, ma non sufficiente in termine di risorse economiche a garantire la ripartenza per tutte le società, nel rispetto delle norme e dei protocolli. Oltre un mese fa l’orientamento generale era che si andasse verso una chiusura anticipata del campionato, ma la Federazione aveva cercato di mantenere accesa per la Serie A una speranza che tuttavia, a fronte di una spaccatura evidente, sembra spegnersi giorno dopo giorno. In Europa l’unico campionato ad aver riaperto i battenti è quello tedesco, con risorse non paragonabili a quelli italiani a livello di calcio femminile. (R.R., TuttoSport, pag. 23)