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CAPITANO, MIO CAPITANO: UNA NUOVA RUBRICA DI DILETTANTISSIMO! L’INTERVISTA A UN CAPITANO DELLE NOSTRE SQUADRE DILETTANTISTICHE. OGGI HA RISPOSTO ALLE NOSTRE DOMANDE LUCA BARACCO, DA CINQUE ANNI CAPITANO DEL SUO PIETRA LIGURE.

Una carriera tutta a ponente: inizia la tirare i primi calci a Riva Ligure, cresce con la Sanremese sino alla Beretti. Poi Andora, Argentina, la Sestrese di Monteforte, Taggia e infine Pietra, da cui non se n’è mai andato. O quasi…

“Eh sì, perché il secondo anno a Pietra avevo litigato con mister Ferraro. Così me ne andai per qualche mese. Poi però sono tornato… ed eccomi ancora qui”.

Si sta bene a Pietra?

“Sto davvero benissimo, è un bell’ambiente e vengo trattato come un figlio. Io abito a Riva Ligure, che dista circa 60km da Pietra: se non mi trovassi bene, me ne sarei decisamente già andato per motivi logistici (😂)”.

Questa è la tua sesta stagione al Pietra: dalla Prima Categoria all’Eccellenza, anni pieni di soddisfazioni…

“Sì, tra l’altro se non sbaglio sono uno dei pochi che può dire di averli vissuti tutti” – Tra l’altro, con una quarantina di gol all’attivo – “Non so il numero preciso ma facendo due rapidi conti, all’incirca dovrei aver raggiunto quella cifra…” – …e quanti su calcio piazzato? – “(Ride) Eh, mi sa una trentina!”.

Quest’estate però voci di mercato ti volevano lontano da Pietra, direzione Taggia. È vero?

“Tutto vero. A Taggia ho tanti amici, e sai, il discorso esce sempre: ‘Perché non torni?’. Quest’anno sono stato vicino a tornare lì, anche per avvicinarmi a casa. Poi però, non sono proprio riuscito: a Pietra sto troppo bene“.

Se non sbaglio indossi sempre con il numero tre. Ti lega qualcosa di speciale a questo numero?

“Quando è possibile, porto sempre il 3… mister Pisano permettendo: a volte me lo lascia, a volte no! Ho iniziato a giocare con il numero tre sin da piccolo, alla Sanremese. Giocavo terzino quindi… da lì è rimasto, e quando posso mi piace indossarlo”.

IDENTIKIT DEL CAPITANO: secondo te che caratteristiche deve avere? Hai qualche modello tra i dilettanti?

“Io preferisco essere un capitano silenzioso: non mi piace rompere le p…! Siamo dilettanti, arriviamo al campo dopo una giornata di lavoro, per questo ci vuole leggerezza. La cosa importante è stare bene insieme, e divertirsi: ma per divertirsi, bisogna lavorare seriamente. Mi ispiro molto a Cristian Tangredi, che è stato il mio capitano ai tempi della Sestrese: mi sono trovato benissimo, e lui era proprio un capitano silenzioso come piace a me… Non bisogna essere sempre in prima linea: bisogna essere presenti più degli altri nei momenti importanti e soprattutto in quelli di difficoltà“.

E con i giovani come ti rapporti?

“Cerco di stimolarli, magari riprendendoli spesso. Hanno tante potenzialità, ma i giovani di adesso hanno altri pensieri a “noi giovani di una volta”… diverse priorità e altri obiettivi”.

Nel corso della tua carriera da giocatore, a quali allenatore sei rimasto legato?

“Oltre a mister Mario Pisano naturalmente, con cui ci siamo tolti qualche soddisfazione, da giovanissimo ho avuto la fortuna di essere allenato da Andrea Caverzan: per un ragazzo di vent’anni credo sia il miglior tecnico che si possa avere. Poi ho un bellissimo ricordo a Sestri di Luca Monteforte, con cui abbiamo ottenuto la promozione”.

E giocatori?

Stefano Panizzi è il mio giocatore ‘modello’ (Santo Stefano, ex Taggia). E poi ho bellissimi ricordi con il super attacco di quella Sestrese di Monteforte: Anselmo e Anselmi. Non riesco a sceglierne uno!”

 

luca baracco capitano

 

Ritorniamo alla stagione corrente: un Pietra Ligure che, prima dello stop forzato dei campionati, si trovava un po’ in difficoltà.

“Siamo partiti per fare un buon campionato, e per giocarcela ai piani alti della classifica. E invece, ci siamo ritrovati in questa situazione: non siamo abituati, e questo ci ha un po’ destabilizzato. Ma sono sicuro che, sperando prima di ogni cosa che tutto torni alla normalità, se dovesse riprendere il campionato, il Pietra potrebbe tranquillamente salvarsi. Speriamo: vorrei che il Pietra Ligure si salvasse sul campo“.

A tal proposito… è un momento davvero difficile. Non sarà facile, in ogni caso, capire come procedere in caso di stop definitivo della stagione.

Non vorrei essere al posto di chi deve prendere queste decisioni. Forse, una soluzione che potrebbe scontentare meno squadre è un ipotetico allargamento dei gironi. Certo, mancano 8 partite: sono davvero tante, e in ogni caso, secondo me, i campionati sarebbero falsati.

luca baracco capitano

Sappiamo che il Pietra Ligure è “sceso in campo” anche per questa difficile partita contro il coronavirus: una bella iniziativa, vuoi parlarcene?

“Il Pietra Ligure si è messo a disposizione per cercare, nel piccolo, di poter dare una mano a chi ha bisogno in questo momento così difficile. Prendiamo gli ordini, facciamo la spesa e la portiamo nelle case con i pulmini. Io, abitando ad Arma di Taggia, sto aiutando qui come volontario della Croce Verde”

 

Cosa vedi nel futuro di Luca Baracco?

Eh, ho 31 anni l’età avanza… spero di rimanere il più a lungo possibile qui a Pietra. Ti devo dire la verità, il mio futuro da calciatore non mi preoccupa, perché ho anche un’altra ambizione: diventare allenatore. In verità, ho già preso anche il patentino. Chissà… magari ruberò il posto a Pisano

Per chiudere, ti chiedo tre fotogrammi della tua carriera: un gol, una vittoria e una stagione.

Una stagione: quella con la Sestrese. Ero giovane, ma riuscii a ritagliarmi un posto da titolare in una grande squadra”.
Un gol. Campionato di Promozione, il mio gol con la maglia del Pietra nella partita contro il Taggia: rete che è valsa la promozione”.
Una partita. Ricordo con piacere la prima partita di Eccellenza con il Pietra, che vincemmo 1-0 contro la grande favorita della stagione, il Vado. Segnai io su calcio di rigore, e c’erano le vostre telecamere! Anche se il vostro giornalista ha sbagliato il mio nome… (😂)”.

Ed ecco il servizio “incriminato” del nostro Simone Maggi, che erroneamente chiamò ‘Barraco’ il capitano biancazzurro!

VADO – PIETRA LIGURE 0-1 – Eccellenza, 1ª giornata, 17 settembre 2017

 

Questa era “CAPITANO, MIO CAPITANO“, una delle nuove rubriche di Dilettantissimo!

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